Stile E Correttezza – valori di ieri per vincere domani
La pandemia ha sicuramente modificato le abitudini di vita delle persone e delle imprese. Ma non può certo cambiare i buoni valori su cui la nostra società si fonda. Marco Corradini, Amministratore delegato di Sicutool e vicePresidente di Ascomut, è un esempio di “capitano d’impresa” capace di creare benessere puntando sullo sviluppo dei rapporti umani
di Fabio Chiavieri
Dottor Corradini, Sicutool ha festeggiato nel 2019 75 anni di attività. Chi conosce la vostra realtà sa bene che lo sviluppo nel corso degli anni si è fortemente basato sul rapporto umano tra collaboratori, distributori, fornitori, consulenti e partner. Quanto di questo patrimonio le è mancato nell’anno da poco terminato caratterizzato dal Covid?
Senza ombra di dubbio mi sono mancate le relazioni umane che ci consentivano di vederci frequentemente con tutto il mondo esterno che partecipa alla crescita dell’azienda.
L’importanza del fattore umano è radicata nella sua azienda nata in un periodo dove la stretta di mano valeva più di ogni carta firmata. Questo valore è sentito anche oggigiorno?
Per noi certamente sì. Sicutool è un’azienda storica milanese fondata da mio nonno Franco Volz, un uomo eccezionale che ricordo ancora con tanto affetto, resa importante da mio padre, che convolò a nozze con la figlia di Franco, nonché mia madre, Bianca Volz, che fu anche la prima segretaria della ditta. Questa donna, seppure nell’ombra, è sempre stata la nostra ispiratrice. Da questa unione sono nati quattro maschietti e tre di essi, il sottoscritto, Giovanni e Fabio, hanno cercato, e continuano a farlo, di mantenere lo stile di famiglia: rapidità nelle decisioni, mantenendo le promesse che facciamo al mercato. Il nostro punto di forza è rispettare una catena nella quale noi crediamo: la distribuzione di utensili manuali e per macchine utensili, ma in particolare quelli per la manutenzione, tramite distributori italiani. Noi consideriamo il distributore come se fosse un vero partner dell’azienda. Vorrei fortemente che i nostri distributori si rivolgessero al nostro magazzino, peraltro ben fornito, come se fosse il loro, sapendo che, nel più grande rispetto del loro lavoro, Sicutool non andrà mai a contattare direttamente i loro clienti.
Ogni due anni Sicutool lancia sul mercato un nuovo catalogo con nuovi prodotti che richiede di essere correttamente presentato ai vostri distributori. Cosa state studiando per il 2021 qualora la situazione non dovesse migliorare completamente?
La pandemia ci ha insegnato che le relazioni umane di cui parlavamo vissute da vicino non sono praticabili. E abbiamo stimato che anche nel 2021 dovremo convivere con questa situazione. Inoltre, pensiamo che la crescita, anche se certa, non sarà così marcata. Tutto questo per dire che abbiamo orientato le scelte del catalogo in particolar modo verso la manutenzione e, di conseguenza, per la parte tecnica, abbiamo arricchito il settore del serraggio dinamometrico, in quanto specialisti riconosciuti, e per le manutenzioni abbiamo aggiunto come novità dei particolari materiali d’apporto per poter “rammendare” l’acciaio, il titanio, il rame, il bronzo, insomma tanti materiali che verranno utilizzati molto proficuamente da coloro che eseguono appunto le manutenzioni. Per quanto riguarda i prodotti per la produzione non abbiamo fatto altro che seguire la vena che già abbiamo, aumentando l’assortimento nell’ambito delle frese, punte ecc. In realtà l’obiettivo è quello di rispondere alla crescente richiesta di interventi di manutenzione. Per presentare il nuovo catalogo abbiamo in progetto, e verranno realizzati prima che il catalogo stesso entri in vigore, ovvero il 12 aprile prossimo, alcuni webinar. La prima riunione via web è dedicata ai nostri agenti per spiegare loro come utilizzare anche tutti gli strumenti web che gli daremo per poter essere pronti a seguire i distributori della loro zona. Desideriamo che il nostro cliente sfrutti la fidelizzazione che abbiamo creato anche con gli agenti per creare, a sua volta, una forte relazione di fiducia con gli agenti stessi.
Quale sarà il bilancio di Sicutool a fine 2020, dottor Corradini? E qual è il suo pensiero sulle prospettive del prossimo anno, sia come Amministratore Delegato dell’azienda, sai come vicepresidente Divisione Utensili di Ascomut (l’Associazione nazionale per le imprese che operano nell’importazione o distribuzione in Italia di macchine utensili, utensileria, attrezzature da officina ecc.)?
Mi piace innanzitutto ricordare che Sicutool è tra le quattro aziende che sono associate ad Ascomut sin dal 1946, anno della sua costituzione. Tramite questa organizzazione cerchiamo di creare servizi utili alle imprese e ai distributori delle imprese anch’essi associati. Un esempio su tutti, in quanto estremamente attuale e anche molto utile per tutte le aziende certificate ISO 9000, è stata la creazione di un archivio da parte di Confcommercio anche su richiesta di Ascomut contenente i vari Dpcm e ordinanze regionali firmati durante la pandemia a cui abbiamo lanciato un link per poter avere la documentazione sempre disponibile.
Per quanto riguarda il bilancio di Sicutool del 2020 non posso ritenermi contento, ma va anche tenuto presente che abbiamo vissuto un anno impensabile e che molti settori industriali hanno patito perdite molto più severe.
Dottor Corradini tra le altre cose, lei è anche il responsabile del Villaggio Ascomut all’interno della fiera Mecspe. Come si spiega il crescente successo che questa iniziativa ha avuto nel corso degli anni durante le varie edizioni?
Il Villaggio Ascomut ha vinto una sfida importantissima all’interno della stessa associazione. E mi riferisco al fatto che molte delle aziende espositrici sono concorrenti. Nonostante questo, siamo riusciti nella difficile impresa di far capire a tutti un importante concetto: insieme, senza perdere la propria identità, si può ottenere un valore aggiunto derivante dall’armonia esistente tra le aziende concorrenti, il che viene percepito in modo molto positivo dai visitatori. Non è un caso quindi che lo spazio riservato all’associazione all’interno della fiera viene definito “Villaggio”. Inoltre, gli associati toccano talmente tanti settori che, racchiusi all’interno del Villaggio, favoriscono il dialogo e l’incontro. L’augurio è che questo virus si faccia finalmente da parte per restituire quel connotato di “festa” che per quanto mi riguarda una manifestazione fieristica deve necessariamente avere.
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