Il progetto di ricerca SOMMACT (Self Optimisation Measuring MAChine Tolls – www.sommact.eu) sta arrivando alla sua conclusione (Agosto 2012) ed è quindi il momento di affrontare tutti gli aspetti relativi allo sfruttamento dei risultati che il progetto di ricerca ha portato. Innanzitutto chiariamo cosa si intende per “sfruttamento” o “uso” dei risultati della ricerca: significa un diretto o indiretto utilizzo dei risultati in successive attività di ricerca, diverse da quelle coperte dal progetto o per sviluppare, creare e commercializzare un prodotto o un servizio; utilizzo diretto è quello dei partecipanti proprietari del risultato (ad esempio attraverso successiva ricerca e sfruttamento commerciale ed industriale nelle proprie attività) mentre un utilizzo indiretto è quello di altri partner (ad esempio attraverso licenze). Per risultati della ricerca(foreground) si intendono i prodotti, incluse le informazioni, i materiali e le conoscenze, generati dal progetto.
Possiamo quindi dire che il successo di una PMI in un progetto di ricerca si misura in termini di accesso alle conoscenze, ai processi ed alle tecnologie derivanti dal progetto di ricerca che consentono loro di migliorare la produttività, aumentando le competenze delle persone, migliorando la qualità di prodotti/servizi esistenti e/o creando nuovi prodotti/servizi.
Risulta evidente che se il ruolo della PMI nell’ambito del progetto è preminente ovvero se ha forti responsabilità dello sfruttamento dei risultati, il successo del progetto di ricerca raggiunge il massimo specie se è prevista la costruzione di un dimostratore che, a livello sperimentale, dimostri i risultati ottenuti.
Ovviamente è importante aver stabilito con chiarezza le regole per la gestione della Proprietà Intellettuale dei risultati; questa avrà un impatto su come i risultati saranno usati e può essere una sorgente di futuri ricavi se gestita opportunamente in quanto può promuovere la commercializzazione dei risultati.
Per trattare opportunamente le problematiche relative agli IPR (Intelectual Property Rights) la Commissione Europea, nell’ambito dell’esecuzione dei progetti di ricerca, finanzia la realizzazione di un corso ESS (Exploitation Strategy Seminar). Grazie ad esso i partecipanti al progetto SOMMACT hanno steso il PUDK (Plan for Using and Dissemination of Knowledge) che è un documento molto importante in quanto riassume la strategia del consorzio e le azioni concrete per proteggere, divulgare e sfruttare il foreground generato dal progetto.
Altra attività importante per un migliore sfruttamento dei risultati è quella inerente la normazione nazionale ed internazionale: già in sede di proposta di progetto è necessario prevedere fasi di verifica delle norme esistenti o in sviluppo, fasi di analisi sull’esistenza di possibili conflitti o limiti ai risultati attesi dal progetto e fasi di studio sull’opportunità di proporre nuove norme per facilitare l’introduzione nel mercato di nuovi prodotti o servizi in un quadro normativo chiaro e definito. Nell’ambito del progetto di ricerca SOMMACT numerosi partner hanno espresso l’intenzione di proteggere i risultati ottenuti e di sfruttarli commercialmente.
In particolare Alesamonti grazie anche alla realizzazione del dimostratore del progetto, ha potuto definire con anticipo i risultati su cui si intende puntare per la successiva industrializzazione e commercializzazione; i principali risultati attesi consentiranno ad Alesamonti di:
• proporre nuovi servizi per migliorare le prestazioni sia del parco macchine installato sia delle nuove macchine da produrre; in particolare,grazie alle conoscenze acquisite, si è in grado di misurare con procedure validate gli errori geometrici delle macchine, valutare l’errore volumetrico e compensarlo al fine di migliorare significativamente l’accuratezza delle lavorazioni in un quadro normativo definito a livello internazionale;
• proporre software,metodi ed artefatti tarati per misurare direttamente in macchina utensile i pezzi lavorati (On-machine inspection) garantendo la riferibilità delle misure ai campioni internazionali; ciò significa aggiungere nuove e potenti funzioni alla macchina utensile attribuendo ad essa capacità di misura pari ad una CMM (Coordinate Measuring Machine);
• integrare sulle nuove macchine sensori innovativi per verificare periodicamente i principali errori della macchina, valutare la necessità di nuove compensazioni e fornire informazioni per attività di manutenzione predittiva (self-learning and adaptive control).
Grazie a questi risultati i futuri operatori di macchine utensili potranno caricare in macchina il pezzo da lavorare, eseguire un ciclo di lettura dei principali errori geometrici della macchina e, dopo aver visualizzato graficamente la stima dell’errore volumetrico che commetterà la macchina, valutare se lavorare comunque il pezzo (l’errore rilevato è compatibile con le tolleranze richieste dal disegno), attivare una nuova compensazione (volta a migliorare l’accuratezza di lavorazione), eseguire ulteriori verifiche con campioni tarati o richiedere una nuova messa in punto generale della macchina per evitare una lavorazione che non porterebbe ai risultati richiesti. Inoltre durante il ciclo di lavorazione, l’operatore potrà richiedere la misurazione di elementi geometrici specifici ed adattare conseguentemente la lavorazione. Al termine della lavorazione l’operatore potrà procedere alla verifica dimensionale e geometrica del pezzo disponendo, a bordo macchina, di tutte le prestazioni tipiche di una CMM.
In un momento di crisi come quello attuale, disporre di buoni risultati dalle attività di ricerca significa avere una carta vincente per battere la concorrenza e stimolare il mercato a scegliere i propri prodotti.
Gianfranco Malagola
Direttore di Alesamonti
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