Il presidente Maurizio Casasco è intervenuto in Senato al convegno “Unione Europea, non solo economica” dello scorso 26 giugno.
Alla tavola rotonda hanno partecipato anche il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, il sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, il presidente di Sace, Beniamino Quintieri, il capo della Rappresentanza della Commissione europea in Italia, Beatrice Covassi, e l’amministratore delegato di Azimut, Sergio Albarelli.
Mentre gli altri relatori hanno ricostruito un quadro a tutto tondo del sistema produttivo ed economico in un’ottica europea, Casasco è entrato subito nel vivo del discorso, denunciando, senza giri di parole e interrotto da continui applausi provenienti dalla platea, l’abbandono da parte delle Istituzioni delle piccole e medie imprese che costituiscono la linfa vitale per l’economia del Paese.
Ha parlato dall’anomalia tutta italiana dei ritardi dei pagamenti tra le aziende; della necessità di arrivare a un’uniformità fiscale a livello Ue; della spietata concorrenza ai Paesi europei che arriva soprattutto da Cina e Stati Uniti; dei dazi antidumping che l’Europa, sia pur con notevole ritardo, finalmente si è decisa ad applicare; del ruolo delle banche che hanno perso la loro funzione sociale; della poca utilità dei minibond e dei Pir.
Casaco ha anche denunciato il fatto che, nonostante l’importanza e il peso specifico che le Pmi continuano ad avere nell’economia italiana, continuano a mancare politiche strategiche e di reale sostegno alle nostre aziende. Infine ha invitato le Istituzioni presenti a ridurre la burocrazia, a puntare con decisione verso la tanto sbandierata semplificazione digitale e a promuovere una stretta collaborazione con le università e i migliori centri di ricerca in modo da produrre brevetti e di conseguenza prodotti innovativi di elevata qualità tecnologica.
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