imprenditoria femminile – E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico che disciplina le modalità di azione del Fondo impresa donna. Gli incentivi sono finalizzati sia alla nascita di nuove aziende sia allo sviluppo e al consolidamento di quelle esistenti. Si parte con una dotazione iniziale di 40 milioni di euro a cui si aggiungeranno ulteriori 400 milioni di euro previsti dal PNRR che tra i vari obiettivi si propone un aumento di 4 punti percentuali dell’occupazione femminile.
Queste le categorie che possono beneficiare degli incentivi:
• società cooperativa e società di persone in cui il numero di donne socie rappresenti almeno il 60 per cento dei componenti la compagine sociale;
• società di capitale le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne; • impresa individuale la cui titolare è una donna;
• lavoratrice autonoma.
Fondo impresa donna per l’imprenditoria femminile prevede formule di incentivi diversi in base alla data di costituzione dell’azienda. Per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile nell’ambito della produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli, della fornitura di servizi, del commercio e del turismo è possibile accedere a contributi a fondo perduto a copertura di una parte delle spese ammissibili (copertura massima del 50% su spese ammissibili comprese tra 100 mila e 250 mila euro). Diverse sono, invece, le agevolazioni riconosciute alle imprese costituite da più di 12 mesi o alle lavoratrici autonome con una partita IVA aperta da più di 12 mesi per lo sviluppo o il consolidamento della propria attività che posseggono anche tutti gli altri requisiti richiesti. In questo caso le spese ammissibili possono arrivare fino a 400 mila euro. I benefici per l’imprenditoria femminile consistono in parte in contributi a fondo perduto e in parte in finanziamenti agevolati (tasso zero con una durata massima di otto anni). Rientrano nelle agevolazioni voci come: immobilizzazioni materiali (con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi), immobilizzazioni immateriali, servizi in cloud, personale dipendente, esigenze di capitale circolante. L’accesso agli incentivi del Fondo segue una procedura valutativa a sportello e le domande di agevolazione devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica che a breve sarà messa a disposizione in un’apposita sezione del sito www.invitalia.it.
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