Il Decreto Taglia Prezzi è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale con le misure urgenti per contrastare gli effetti economici del conflitto in Ucraina. Tra le misure previste nel decreto, molti gli interventi a sostegno delle imprese che Confapi aveva proposto sia in sede di audizione sul decreto energia sia in sede di incontro istituzionale al Mise. Tra queste l’allargamento del credito d’imposta alle imprese non energivore, l’incremento del credito d’imposta per le imprese energivore, la rateizzazione delle bollette riconosciuta anche alle imprese e non solo alle utenze domestiche con la garanzia Sace, misure straordinarie di cassa integrazione a favore delle imprese in difficoltà.
In sintesi, ecco le principali misure previste nel decreto. Riduzione delle accise sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante per autotrazione (30,5 centesimi di euro al litro per gasolio e benzina), per un periodo di 30 giorni dalla data di entrata in vigore del provvedimento.
Piani di rateizzazione per le imprese, con sedi in Italia, delle bollette di energia elettrica e gas di maggio e giugno fino a 24 rate mensili. La garanzia potrà essere rilasciata da SACE. Credito d’imposta a beneficio delle imprese dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, diverse dalle imprese a forte consumo di energia elettrica.
Il credito d’imposta è cedibile ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. Incrementati i crediti d’imposta già in vigore a favore delle imprese energivore (dal 20% al 25%) e delle imprese a forte consumo di gas naturale (dal 15% al 20%).
Le imprese che dovessero trovarsi in situazioni di particolare difficoltà economica e che non potessero più ricorrere ai trattamenti ordinari di integrazione salariale, fino al 31 dicembre 2022 potranno utilizzare altre settimane di Cig in deroga nei limiti di spesa di 150 milioni di euro. La misura si applica anche alle imprese del settore turistico.
Le imprese italiane o stabilite in Italia che intendono esportare, direttamente o indirettamente, fuori dall’Unione europea le materie prime strategiche delle filiere produttive hanno l’obbligo di notificare, almeno dieci giorni prima dell’avvio dell’operazione, al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero degli affari esteri una informativa completa dell’operazione. La misura sarà in vigore fino al 31 luglio 2022.
Stanziati inoltre 150 milioni di euro destinati a progetti di decarbonizzazione del ciclo produttivo dell’acciaio presso lo stabilimento siderurgico Ilva di Taranto.
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