Maurizio Casasco, presidente di Cea-Pme (la Confederazione europea delle Pmi, che raccoglie le associazioni di 26 Paesi, 2,1 milioni di imprese e 18 milioni di dipendenti) e di Confapi ha dichiarato sulla guerra Ucraina-Russa:
“Quanto sta accadendo in queste ore in Ucraina desta sgomento e preoccupazione nei cittadini e negli imprenditori europei. Si rischia un conflitto nel cuore dell’Europa in un momento in cui non si sono ancora del tutto superati i terribili effetti della crisi pandemica e mentre la piccola e media industria, caposaldo dell’economia del Continente, sta lavorando alacremente alla ripresa. Ci auguriamo che la diplomazia e il buonsenso abbiano la meglio e che si arrivi al più presto a un cessate il fuoco e a una soluzione di pace”.
“Inoltre, ha continuato il presidente Casasco, le pmi temono anche per la ripartenza. Infatti questo conflitto è scoppiato proprio in un momento in cui non si sono ancora del tutto superati i terribili effetti della crisi pandemica e mentre la piccola e media industria, caposaldo dell’economia del Continente, sta lavorando alacremente alla ripresa”.
Confapi rappresenta oggi la sintesi di un ampio sistema: 83mila imprese con più di 800mila addetti che applicano i 13 Contratti nazionali di lavoro firmati da Confapi (dati Inps); 60 sedi territoriali e distrettuali; 13 Unioni nazionali e un’Associazione nazionale di categoria a cui si aggiungono 2 Gruppi di interesse.

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