UnionAlimentari-CONFAPI e Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil hanno sottoscritto nei giorni scorsi l’accordo di rinnovo del C.C.N.L. per i lavoratori della piccola e media industria del settore alimentare, scaduto il 31 dicembre 2009.
Alberto Viappiani, componente Giunta Confapi pmi Reggio Emilia, delegato alle Relazioni Industriali e Vice Presidente Unionalimentari, delegato alle Relazioni Sindacali, ha commentato con soddisfazione l’accordo: “Durante le trattative abbiamo sempre cercato di coniugare al meglio le esigenze specifiche delle industrie alimentari di piccola e media dimensione e le garanzie a tutela dei loro dipendenti. Siamo riusciti ad ottenere un importante risultato: la firma congiunta di tutte le sigle sindacali. Abbiamo scelto di rallentare in alcune fasi l’iter per arrivare all’intesa, con lo scopo preciso di giungere insieme a questo obiettivo. In un autunno che si prospetta caldo sotto molti fronti nell’ambito delle relazioni industriali, trovo che questo sia un segnale incoraggiante a cui guardare per confrontarsi, con il rispetto dei diversi ruoli, in un’ottica comune che miri a dare vigore ai timidi segnali di ripresa che i mercati ci iniziano a far arrivare”.
Tornando ai termini del contratto: il nuovo testo normativo andrà a definire il C.C.N.L. per il triennio 2010-2013 e sarà applicato alle oltre 2 mila pmi alimentari del sistema CONFAPI aderenti a UnionAlimentari.
Tra i punti qualificanti dell’intesa:
– gli incrementi delle retribuzioni minime mensili (pari a 142,00 Euro al livello intermedio);
– una specifica forma di Assistenza Sanitaria, i cui contenuti saranno definiti successivamente con le Organizzazioni Sindacali;
– il passaggio alla durata triennale del contratto, con conseguente eliminazione del disallineamento temporale delle decorrenze della parte normativa e retributiva (che fino a ieri era di quattro anni per la materia normativa e di due per quella retributiva).
“Altro punto fondamentale e qualificante del rinnovo, è l’introduzione della contrattazione territoriale di secondo livello che consentirà, ove ci saranno le condizioni per realizzarlo, di raffinare ulteriormente le Relazioni Industriali siglando Accordi ancora più specifici e adeguati alle peculiarità ed esigenze aziendali, territoriali, distrettuali, di settore e/o merceologiche.
Abbiamo lavorato perché il contratto delle PMI alimentari continui ad essere uno strumento di dialogo tra le parti che vivono l’azienda, con un linguaggio comprensibile e condiviso. Oltre che un mezzo funzionale a migliorare sia la qualità della vita dei lavoratori sia gli aspetti organizzativi delle aziende rappresentate” – ha concluso Viappiani.
Ufficio Stampa
Confapi Reggio Emilia

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