Cogliere le opportunità offerte dai finanziamenti europei nell’ambito della tecnologia e della ricerca, al fine di rendere più competitive le Pmi lombarde sui mercati internazionali.
Questo l’appello lanciato oggi da Cestec Lombardia, il Centro per lo sviluppo tecnologico, l’energia e la competitività che fa parte della Regione e che con i suoi vertici e funzionari ha parlato davanti a una platea di imprenditori riuniti nelle sale di Confapi Varese, l’associazione di categoria che ha organizzato l’incontro.
Il perché è presto detto: nonostante la Lombardia sia una delle regioni che più utilizzano i finanziamenti messi a disposizione dalla Ue attraverso il Settimo programma quadro per la ricerca, il territorio non è ancora a livello dei paesi più avanzati come Germania e Inghilterra.
Questo significa che molti fondi che potrebbero arrivare in Lombardia vengono invece “dirottati” verso altri luoghi di produzione, facendo registrare una vera e propria perdita di opportunità al nostro territorio.
“La partecipazione ai bandi non è facilissima ma nemmeno impossibile – ha spiegato Guido Dominoni, coordinatore di Cestec Lombardia -. Serve tempo e lavoro: è un investimento che se non dà risultati al primo tentativo prepara le aziende ad ulteriori bandi che potranno avere esito positivo. Noi di Cestec, in grado di dare servizi gratuiti di informazione e accompagnamento, diamo consulenze e indichiamo anche i partner con i quali unirsi per avere più possibilità di successo”.
Il Settimo programma quadro di ricerca si rivolge infatti alle Pmi che hanno scarsa capacità di svolgere ricerca al loro interno o che hanno bisogno di complementare le loro attività. Riunendosi quindi con altre imprese, università e centri di ricerca, si arriva alla realizzazioni di progetti che possono beneficiare dei fondi Ue.
Presente all’incontro anche Giampaolo Chierichelli, presidente di Cestec Lombardia:”A pochi mesi dal mio insediamento ho trovato una squadra capace di aiutare le Pmi in questo contesto. Vogliamo migliorarci sburocratizzando e semplificando le procedure mettendoci concretamente a disposizione delle imprese. In un periodo in cui la crisi “morde” la nostra economia, il nostro “accompagnamento” ai fondi europei è una risorsa da considerare seriamente”.
A lui ha fatto eco Giorgio Lampugnani, direttore generale di Cestec:”Il nostro ruolo è quello di primo riferimento per le Pmi che vogliono migliorare la propria ricerca e tecnologia – ha detto -. Registriamo un aumento delle imprese che richiedono servizi di questi tipo e incontri come quello di oggi sono proprio finalizzati a fare conoscere il nostro lavoro”.
A chiudere il direttore generale di Confapi Varese Marco Praderio:”Gli scopi del programma sono lo sviluppo di nuovi processi, prodotti o servizi che colmino le necessità delle Pmi e le rendano più competitive. E’ fondamentale chiudere il valico tra industria e il mondo accademico e della ricerca riunendoli in obiettivi comuni”.
Il Sistema Confapi Varese vede due imprese che testimoniano le esperienze di successo nell’ambito di progetti finanziati dal Settimo Programma Quadro: si tratta di Sommact, coordinato da meccanica Alesamonti Srl di Barasso – a cui partecipano università europee, l’Inrim e la stessa Confapi Varese – e Reverse di Gallarate, azienda produttrice di equipaggiamenti tecnico-sportivi professionistici nelle competizioni motoristiche .
Ufficio Stampa Confapi Varese
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