
È stato grande il successo di partecipazione alla serie di incontri sui rapporti tra Arte e Impresa, organizzati da Apindustria e Api Giovani in collaborazione con Randstad, Sigla – agenzia di comunicazione, Dipiemmestudio e Fapi, Fondo Formazione PMI. Almeno 200 persone hanno affollato gli incontri iniziati ad aprile con la partecipazione di Silver, il papà di Lupo Alberto, e che si concludono il 15 dicembre con un incontro che vuole celebrare Sergio Bonelli, editore recentemente scomparso, che con i suoi personaggi (Tex, Zagor, Mr. No, Martin Mystere e Dylan Dog per ricordarne alcuni) ha accompagnato i lettori italiani negli ultimi sessant’anni.
«È stato un progetto che ha mantenuto tutte le aspettative – ha sottolineato durante l’incontro di chiusura Erica Gazzurelli, presidente di Api Giovani – incontri interessanti, relatori che si sono messi in gioco e hanno condiviso le loro esperienze e molti imprenditori che hanno ritrovato l’orgoglio di un’attività che li porta a poter essere considerati i veri artisti del 2000. Solo un artista-imprenditore infatti, creativo e tenace, può riuscire a trovare l’innovazione che consenta di uscire dalla crisi».
Sotto il titolo L’Arte: che impresa! si sono succeduti incontri che hanno visti protagonisti disegnatori di fumetti, storici dell’arte, restauratori, editori e sceneggiatori: tutte persone che hanno fatto dell’arte una professione.
Ad aprile Guido Silvestri in arte Silver, il “papà” di Lupo Alberto, ha spiegato che si sente più imprenditore che artista e che Lupo Alberto oltre ad essere un personaggio dei fumetti molto amato è anche il protagonista di una politica di merchandising molto curata.
«La gente spesso pensa che il fumettista non sia un vero mestiere – ha spiegato Silver – che sia tutto improvvisazione e non ci sia invece dietro un lavoro di gruppo, un confronto costante con il mercato. Per questo preferisco definirmi un artigiano più che un artista e sulla mia carta d’identità c’è scritto imprenditore. Quando hai dei clienti che attendono il lavoro a scadenze fisse non puoi permetterti di aspettare che arrivi l’ispirazione».
Il secondo incontro ha invece visto la partecipazione dell’artista e restauratore Giuseppe Billoni e dello storico dell’arte Paolo Bertelli che hanno affrontato il tema delle botteghe artistiche italiane partendo dal restauro di un’o- pera seicentesca di Antonio Maria Viani. Gli artisti rinascimentali erano veri e propri imprenditori che affrontano il mercato cercando di ottenere gli appalti e le commissioni migliori e dovevano gestire i collaboratori, i costi delle forniture e i tempi di lavorazione proprio come ai giorni nostri.
A seguire Giovanni Agosti, storico dell’arte e curatore di importanti mostre come quella di Mantegna al Louvre nel 2008, ha parlato del dietro le quinte delle grandi esposizioni d’arte e del punto di equilibrio che occorre trovare tra validità del progetto scientifico, importanza delle opere esposte e numero dei visitatori.

Nel penultimo incontro invece è stata la volta di Marco Zapparoli, della Marcos y Marcos casa editrice indipendente di Milano, che si è confrontato con i partecipanti sul mercato del libro. L’editore ha sottolineato come in Italia manchi un target di lettori che stia a metà tra chi legge molti libri all’anno e chi non ne legge nessuno. Questa è la vera difficoltà con cui si confrontano gli editori che devono puntare su prodotti di qualità e su un rapporto forte e di fiducia con i librai.
«Abbiamo voluto chiudere questa serie di incontri riportando a Mantova Silver e mettendolo a confronto con Alfredo Castelli – ha dichiarato Erica Gazzurelli – siamo contenti che abbiano accettato perché ci sarebbe piaciuto chiudere gli incontri avendo come ospite Sergio Bonelli, venuto a mancare improvvisamente lo scorso settembre. Sergio Bonelli incarnava davvero la figura di imprenditore-artista: un editore che ha fatto la storia del fumetto italiano e ha lanciato personaggi come Dylan Dog, un autore che ha creato Zagor e Mr No e gli ha fatto vivere storie indimenticabili».
@PI WEB 2011: una serie di incontri tra internet e dintorni
Quale azienda oggi non dispone di un sito internet aziendale? Pensiamo siano veramente poche ma questo non significa che tutti sappiano utilizzare al meglio gli strumenti che la rete mette a disposizione delle aziende per farsi conoscere e soprattutto per impostare una politica commerciale che non solo porti risultati ma sia misurabile concretamente nei suoi effetti. Apindustria è partita da questa considerazione per organizzare la serie di incontri che fanno parte di un ciclo intitolato @PI Web 2011 – Incontri su internet e dintorni realizzato grazie al sostegno e alla collaborazione di alcune aziende associate: Dipiemme Studio, Nur e Sigla – agenzia di comunicazione.
«L’idea è quella di fornire alle aziende degli strumenti concreti per sfruttare al massimo le potenzialità offerte dalla rete – ha dichiarato Giacomo Cecchin, responsabile della Comunicazione di Apindustria – nel primo incontro che si è tenuto nell’ultima settimana di ottobre si è affrontato il tema del sito aziendale e di come trasformarlo da semplice vetrina di prodotti ad un vero e proprio strumento di business».
Massimiliano Boschini (Dipiemme studio) e Stefano Violi (Nur) hanno affrontato in modo efficace e diretto quali sono le caratteristiche di un buon sito web e come si può provare a migliorarlo. Dopo una breve panoramica sulla storia del web, tra passato presente e futuro, si è parlato del perché avere un sito e di quali obiettivi ci si propongono (informare, condividere, business?) e di quali regole rispettare per un sito a regola d’arte (eye tracking e fattori di successo). Il tutto accompagnato da case history aziendali che hanno consentito ai partecipanti presenti di avere una dimostrazione concreta ed esempi da applicare direttamente in azienda.
A seguire si è affrontata la tematica dell’indicizzazione sui motori di ricerca con Simone Paganini di Dipiemme Studio che ha evidenziato come la realizzazione del sito sia solo il punto di partenza. Occorre lavorare per essere visibili sui motori di ricerca e in particolar modo su Google per far sì che i navigatori possano trovare facilmente prodotti e servizi aziendali.
Tutti gli incontri sono a partecipazione libera e gratuita e il ciclo proseguirà con appuntamenti dedicati alla promozione pubblicitaria tramite i Social network, all’e-commerce e al Marketing mix.
Giacomo Cecchin
Api Mantova

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