La politica europea sta puntando sulle tecnologie digitali come strumento per l’eliminazione dei divari e l’inclusione sociale, avendo proclamato il 2008 “Anno europeo per l’e-inclusion” e sostenendo con appositi programmi l’accesso delle donne alle Ict.Gli indici relativi alla formazione delle donne in discipline informatiche e all’impiego femminile nell’Ict sono ancora bassi, sia nel nostro Paese, sia in ambito europeo. Si è invece ridotto in Italia, rispetto agli anni precedenti, il divario tra uomini e donne in relazione all’uso del pc e di Internet: secondo i dati Istat, è praticamente inesistente sino ai 34 anni, mentre si accentua dai 35 in poi. In particolare, le donne fuori dal mercato del lavoro sono anche escluse dall’accesso alla rete. Evidentemente c’è un nesso fra questi fenomeni.
Per trasformare l’enorme capitale femminile finora inattivo in un fattore di crescita e di innovazione per il Paese, le tecnologie digitali sono uno strumento formidabile: agevolano la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, promuovono l’auto-organizzazione professionale e soprattutto favoriscono una cultura del lavoro Mobdro Download fondata sul risultato e sul merito.
Ci sono molti studi che indagano, anche attraverso alcune esperienze di successo, la relazione tra l’universo femminile e le tecnologie digitali, di avanzare proposte e di riflettere su alcune questioni. Lo stereotipo “tecnologia uguale maschio” è ormai superato: da qui si parte per arricchire l’Italia con una nuova dote. La leva di cambiamento è quella delle tecnologie digitali, su cui l’Italia, nonostante abbia ricominciato a crescere del 2% annuo, è ancora indietro rispetto alla media europea in quasi tutti gli indicatori.
Donne e tecnologie della conoscenza erano i due grandi obiettivi di Lisbona, che rischiano di essere mancati dal nostro paese e per questo serve un grande scatto di consapevolezza. Una congiunzione fra queste due leve della crescita sarebbe un enorme moltiplicatore per ambedue.
Il divario tra uomini e donne in relazione all’uso del pc e di Internet si accentua progressivamente dai 35 in poi, raggiungendo il massimo tra le persone di 55-59 anni (oltre 16 punti percentuali di differenza). Questo incoraggia una visione ottimistica per il futuro e soprattutto mette in rilievo la funzione parificatrice della scuola e dell’istruzione. Mobdro App for PC Ma mette anche in luce che il divario generazionale è assai più accentuato fra le donne che fra gli uomini.
A questo si intreccia il divario sociale: infatti, le donne fuori dal mercato del lavoro sono anche escluse dall’accesso alla rete, indipendentemente dall’età. Le casalinghe occupano in assoluto l’ultima posizione fra chi utilizza la rete: sono solo il 10, 9% al centro-nord e l’8% al sud. Evidentemente c’è un nesso fra questi fenomeni. Si sommano due esclusioni, dalla rete e dal mercato del lavoro, l’una è al tempo stesso causa ed effetto dell’altra.
Le tecnologie Ict e in particolare la rete hanno introdotto una forte discontinuità rispetto al passato, in tutti i settori e anche nelle nostre vite, a favore della risorse femminili e della crescita economica del paese. Infatti Internet può:
- realizzare davvero la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro, promuovendo il telelavoro e jobsharing;
- accompagnare e sostenere il passaggio a modelli organizzativi a rete più congrui per le società complesse;
- promuovere stili di leadership non fondati sul principio di autorità, ma sulla capacità di coinvolgere la squadra verso gli obiettivi comuni, stimolando la cooperazione più che la competizione e soprattutto sostituendo il merito a logiche di cooptazione;
- aiutare le donne a risparmiare tempo per l’adempimento degli oneri burocratici mediante lo sviluppo dei servizi di e-government;
- aprire alle donne una serie di nuovi orizzonti professionali legati a Internet e, in particolare, al web 2.0, ai social network e alla produzione di contenuti multimediali
Più donne che sanno usare la rete, più professioniste della rete, più donne che decidono le politiche per le Ict, sia nel pubblico che nel privato. Non tanto in nome delle Pari Opportunità, ma di opportunità di innovazione per un paese che ha bisogno di un cambiamento profondo. (Fonte multimediarchitecture)
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