Velocizzare, sburocratizzare e rendere la vita più facile ai cittadini e alle imprese che si rivolgono alla Pubblica amministrazione. Nel contempo coinvolgere il forte comparto delle imprese del territorio del settore Ict (Tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione) in opportunità di lavoro.
Sono questi i capisaldi emersi nel corso della giornata varesina dell’assessore alla Digitalizzazione e semplificazione di Regione Lombardia, Carlo Maccari, che ha prima sottoscritto un accordo in Comune con il sindaco Attilio Fontana e si è poi recato presso Confapi Varese dove si è svolto un incontro con gli imprenditori organizzato da Unimatica Confapi Varese.
“Su Varese oggi abbiamo concluso un accordo sui temi dello sportello unico delle attività produttive”, ha detto Maccari.
112.500 euro dalla Regione e altrettanti dal Comune (per un totale di 225mila euro) serviranno a una riorganizzazione che permetterà “di migliorare il rapporto coi cittadini offrendo risposte e servizi in modo più veloce”, ha chiosato il sindaco Fontana.
L’assessore comunale al Commercio Sergio Ghiringhelli ha precisato “che gli Sportelli di Urbanistica, Commercio e Impresa saranno migliorati permettendo di ottenere pratiche in tempi più rapidi e di seguirne il percorso attraverso il Pc di casa”.
Il tutto rientra nel progetto dell’“Agenda Digitale Lombarda” che vuole portare la Lombardia al livello dei migliori stati europei investendo nelle reti, nell’alfabetizzazione digitale e nelle competenze informatiche.
“Non è vero che esistono Paesi in cui le aziende si aprono e si chiudono in un giorno – ha detto l’assessore Maccari – E’ vero invece che dobbiamo colmare il gap e ridurre i tempi, fissando date precise nei servizi rivolti al cittadino. In Regione su 1544 Comuni abbiamo avuto 1544 Comuni con sistemi applicativi diversi, incapaci di comunicare tra loro e snellire le pratiche burocratiche. E’ una giungla di comunicazione. L’Agenda digitale chiama appunto a una “rivoluzione” del settore e chiede ai Comuni di uniformarsi. Chi non lo fa non otterrà finanziamenti pubblici per il settore”.
Da sottolineare che la Lombardia ad oggi ha ancora 707 Comuni privi di connessione Adsl: qualcuna è rimasta ai tempi dell’analogico. Da qui si capisce il lavoro che resta da fare per portare a termine quella “rivoluzione digitale” che le Pmi aspettano da tempo.
“La Regione si sta muovendo – ha proseguito Maccari – Non solo verrà abbattuto il digital divide, dando a tutti i Lombardi la linea Adsl, ma stiamo anche lavorando per un investimento da 1.4 miliardi di euro per la banda ultra larga”.
Nei prossimi 12 mesi l’obiettivo è quello di servire con Adsl il 99% della Lombardia.
Nella “rivoluzione” le imprese del settore Ict giocheranno un ruolo fondamentale:”Stiamo lavorando su un bando che chiede alle imprese di mettere a disposizione la loro tecnologia per contrastare “l’analfabetismo digitale” – ha concluso Maccari -. La scuola è uno dei settori che più ci interessa e il progetto aprirà possibilità per le multinazionali come per le Pmi”.
Franco Colombo, presidente di Confapi Varese, ha sottolineato l’importanza di questa strada:”Più tecnologia e meno burocrazia sono quello che le imprese attendono da tempo. Guardiamo all’esempio della vicina Confederazione elvetica. Le infrastrutture informatiche sono importanti come quelle fisiche”.
Infine Mario Cesaroni, presidente di Unimatica Confapi Varese e a.d. di Smartcom, azienda specializzata in telecomunicazioni:” Posto che in Lombardia il settore Ict è già di assoluto valore, riteniamo che l’iniziativa dell’Agenda Digitale Lombarda, possa dare un forte contributo con la sua domanda, spingendo lo sviluppo economico anche per la nascita di nuove imprese in ambito digitale”.
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