Noi Italiani siamo tra i maggiori consumatori al mondo di acque minerali, con un consumo medio annuo di circa 200 litri pro capite. Facendo un semplice calcolo matematico vediamo che affluiscono nelle discariche pubbliche più di 5 miliardi di bottiglie di plastica ogni anno (circa 130.000 tonnellate). In Italia solo una piccola parte di queste bottiglie viene avviata al riciclo, (che comunque è un processo industriale che consuma energia) il resto provoca un forte impatto sull’ambiente. Consumiamo petrolio ed energia per la produzione delle bottiglie, abbiamo problemi per lo smaltimento del rifiuto e produciamo una gran quantità di CO2 ed altri gas inquinanti a causa dei mezzi che ogni giorno provvedono alla distribuzione delle bottiglie stesse. Un costo sociale ed economico enorme. Va anche detto che in Italia l’acqua che esce dai rubinetti è in generale di ottima qualità e comunque ne viene sempre garantita la potabilità, grazie a continue analisi di laboratorio. Tuttavia può succedere che il sapore dell’acqua di rubinetto non sia gradevole. A volte l’odore del cloro usato come anti batterico è troppo evidente. Oppure a causa della presenza di tubature usurate in condomini o in vecchie case, ci possono essere dei residui o addirittura colorazioni anomale che non risultano “invitanti” per chi vuole bere l’acqua. Infine in molte famiglie i gusti sono orientati verso l’acqua frizzante e in genere refrigerata.
Negli uffici e nelle aziende vediamo spesso degli impianti, il cui utilizzo nasce negli Stati Uniti, che erogano l’acqua immagazzinata in un boccione di vetro o di materiale plastico. Anche questa soluzione è tutt’altro che ecologica: spostare l’acqua è sempre e comunque una delle cose più antiecologiche (ed antieconomiche) che si possano fare. Inoltre l’acqua che ristagna, a volte sotto i raggi del sole che penetrano dalle finestre, è soggetta a importanti rischi igienici. L’acqua stagnante non è mai la soluzione migliore per bere. La spillatura tramite appositi impianti in grado di filtrare, refrigerare ed eventualmente gasare l’acqua di rubinetto, risulta essere la soluzione migliore sotto ogni punto di vista. Una soluzione scelta sempre più spesso anche in contesti dove la difesa dell’ambiente è sentita in maniera molto significativa. Ad esempio, in occasione del World Food Summit della FAO, tenutosi alla fine del 2009 a Roma, ai delegati impegnati nella firma della dichiarazione per il dimezzamento delle persone che soffrono la fame nel mondo, sono state distribuite apposite borracce per contenere acqua da bere senza dover ricorrere a contenitori, bicchieri e bottiglie. L’acqua era quella dell’acquedotto di Roma, spillata liscia, gasata e/refrigerata dalle macchine della Celli Spa.
Il case history di ALMA
la nuova divisione acqua della Celli SpA
La storia di un’azienda che si distingue da sempre per l’impegno nel campo della qualità, del rispetto dell’ambiente e anche delle attività sociali. Il Presidente Comm. Goffredo Celli ha contribuito in maniera determinante all’avvio, nel 1994, della sezione dell’API di Rimini, della quale è anche stato presidente per molti anni.
Nata nel 1974, la Celli di San Giovanni in Marignano si è da subito specializzata nella produzione di impianti, colonne, rubinetti e accessori per la refrigerazione e spillatura delle bevande. Negli anni l’Azienda è cresciuta, è diventata una S.p.A. e ha acquistato una notevole esperienza nel proprio settore, diventando in pochi anni l’azienda n. 1 in Italia e un punto di riferimento a livello mondiale, sia per quanto riguarda la tecnologia che il design. Accanto ad una politica incentrata sull’innovazione, sulla qualità e su un elevato livello di servizio, la Celli S.p.A., fin dai primi anni ’80, ha orientato i propri investimenti per lo sviluppo di macchine dal ridotto impatto ambientale. Una delle decisioni più importanti fu quella di sostituire, con largo anticipo sui tempi del mercato e sulle leggi di riferimento, i dannosi Cloro Fluoro Carburi, responsabili della distruzione dell’ozono nell’alta atmosfera, con gas ecologici all’interno dei circuiti refrigeranti. Logico quindi che l’Azienda si sia dotata fin dal 1994 di un sistema Qualità certificato ISO 9001 e che l’abbia poi integrato nel 2002 con un sistema di gestione ambientale ISO 14001. Nel 2004 sono state progettate macchine a basso consumo energetico e nell’ultimo triennio l’ufficio tecnico della Celli S.p.A. si è concentrato sulle nuove tecniche dell’eco-design, affrontando nella sua articolazione e complessità il problema della produzione industriale sostenibile. Produzione e prodotti dal basso impatto ambientale impongono di analizzare ogni aspetto del ciclo di vita del prodotto. Occorre sostituire i materiali tradizionali con altri nuovi eco-compatibili, ridurre i consumi di energia, sia nei processi produttivi che nell’ambito dell’utilizzo del prodotto, ripensare l’utilizzo delle macchine per una maggiore efficienza e progettarle perché sia più facile ripararle e alla fine smaltirle. A titolo di esempio, affrontando il problema dell’isolamento termico delle macchine, si sono ottenuti due risultati importanti: aumentando lo spessore della schiumatura si è diminuito in maniera consistente il consumo energetico. Nel contempo, sostituendo il gas espandente, un tradizionale hidro-fluoro-carburo, con semplice CO2, si è diminuito il GWP (global warming potential) di ben 1300 volte!
Un’azienda attenta all’ambiente come è la Celli S.p.A., non poteva non occuparsi di acqua. Fin dalla fine degli anni ‘80 dalle sue linee di produzione escono impianti per la spillatura dell’acqua destinate all’uso domestico, a bar, alberghi e ristoranti, uffici, mense e aziende. Oggi la disponibilità di acqua potabile per tutti sta diventando una delle emergenze ambientali globali più importanti e la Celli S.p.A. ha quindi aumentato il suo impegno verso l’ambiente potenziando la sua divisione acqua e rendendola indipendente con la creazione del marchio ALMA, nell’ambito del quale vengono sviluppati i nuovi prodotti e tutte le politiche legate all’acqua. Un prodotto di particolare rilievo è la “Fonte ALMA”, studiata per l’utilizzo nelle nuove fontane pubbliche, già installate in numerosi comuni d’Italia, in grado di erogare anche acqua fresca e frizzante. Una modalità “intrinsecamente ecologica”.
ALMA non nasce per “il trattamento delle acque”, la filosofia che la anima è “rendere disponibile a tutti un’acqua buona e sana, liscia, fresca e gassata, direttamente dalla rete idrica, grazie all’utilizzo di refrigeratori d’acqua di design e qualità elevata, la cui progettazione e realizzazione è totalmente “MADE IN ITALY”. I pochi componenti non italiani sono comunque fabbricati in Europa.
ALMA promuove il rispetto e la cura dell’acqua come risorsa naturale e bene prezioso, perché l’Acqua è un elemento essenziale “che dà e mantiene la vita” (in latino “ALMA”).
Giordano Mancini

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