Da oltre 60 anni efficienza e flessibilità sono i segni particolari di Maistri Cucine. L’azienda si ripresenta oggi, sul mercato interno e internazionale, forte di una storia prestigiosa, desiderosa di riaffermare quel ruolo e quei primati che ne hanno fatto uno dei massimi interpreti dell’industria italiana dell’arredamento. Per fronteggiare l’agguerrita competizione del settore si è pensato di affidare la gestione aziendale a una nuova squadra di manager, approntando nel contempo strategie mirate all’incremento della domanda di mercato. Alla base di questo processo evolutivo si pone una profonda condivisione degli obiettivi di lungo periodo, nella certezza che una più attenta politica di approccio al cliente e il rafforzamento del rapporto con i rivenditori saranno i punti di forza nell’attuazione dei piani futuri dell’azienda.
Si può parlare di un vero e proprio “New Deal” per Maistri anche se il nuovo corso parte da lontano: la valorizzazione del capitale umano è sempre stato il nucleo della politica imprenditoriale e l’efficienza dell’organizzazione ha costituito fin dagli inizi uno dei driver del successo aziendale.
«La scelta di recuperare la parte più qualificante della tradizione – sottolinea Davide Maistri, Presidente del Consiglio di Amministrazione della società – è per noi un passaggio essenziale ».
L’avventura di questa azienda nata nel 1946 grazie alla determinazione del suo fondatore, Silvio Maistri, è caratterizzata fin dagli esordi dalla capacità di coniugare nelle sue creazioni stile ed emozioni. Silvio Maistri seppe interpretare le esigenze dell’utenza dell’epoca e le sue intuizioni lo portarono a dar vita a un’industria all’avanguardia, antesignana nell’organizzazione interna e nei sistemi di produzione. Va ricordato che fu proprio il marchio Maistri il primo a proporre al mercato nazionale le cucine cosiddette “americane”. Nel lasso di tempo compreso tra gli anni cinquanta e settanta, l’azienda si attestò ai vertici del comparto per i suoi prodotti di alta qualità, realizzati avvalendosi delle più moderne tecnologie per la lavorazione del legno. Tipica della più nobile tradizione artigiana rimase però la cura per i dettagli indispensabile, unitamente al rispetto delle caratteristiche di rigorosità funzionale nella progettazione, a raggiungere quei livelli di eccellenza che ieri come oggi hanno sempre distinto le creazioni Maistri.
Nel percorso dell’azienda veronese tappa importante fu anche la costruzione, nel 1980, del nuovo impianto industriale a Corrubbio di Negarine. Qui venne sviluppato uno dei modelli Maistri di maggior successo: un sistema di cucina modulare, in noce nazionale, caratterizzato da elementi componibili con ante dal bordo a taglio diagonale o a gola per consentire l’impugnatura eliminando la tradizionale e, a volte, antiestetica maniglia. Un inanellarsi di successi ha fatto da cornice all’ingresso in azienda, nel 1998, della terza generazione impegnata in una serie di trasformazioni nelle strategie commerciali, nella razionalizzazione delle tecnologie e delle metodiche di produzione, nell’applicazione delle più raffinate tecniche del marketing.
Un’impresa in salute capace di divenire volano di sviluppo e di occupazione nel territorio. Oggi Maistri dà lavoro a 73 dipendenti altamente specializzati, collabora con tecnici e disegnatori di comprovata esperienza ed esprime un fatturato che si attesta sui 10 milioni di euro, per il 10-15% proveniente dai mercati esteri. Sono traguardi che premiano una realtà d’impresa dedita a garantire alti standard qualitativi e che vuole oggi affrontare nuove sfide, ribadendo però con forza l’immutabilità di un progetto industriale sempre vivo nella volontà della famiglia.
«La riorganizzazione del management – evidenzia il direttore generale,Valentino Alaia – ha rappresentato la condizione indispensabile per dare forza e contenuti a un piano triennale di lavoro (2011-2013) che prevede un’articolata serie di interventi nel campo della formazione del personale, in quello dell’innovazione di processo nelle politiche motivazionali della distribuzione e nella realizzazione di linee di prodotto destinate a soddisfare le esigenze della clientela di nicchia. Tale impegno vede quindi una squadra di manager coordinare gli sforzi in un’unica direzione. Ma è doveroso ricordare che al perfetto funzionamento del lavoro d’equipe provvedono davvero tutti gli addetti che operano a vario titolo e livello, nell’ambito dell’azienda».
Maistri guarda con la medesima attenzione sia al mercato interno che all’export in particolare a Russia, Spagna, Grecia e Gran Bretagna dove da anni il brand è noto con la propria gamma di prodotti; una gamma che propone quattordici modelli: 4 in stile classico e 10 moderno, tutti modulabili e capaci di soddisfare le esigenze dell’acquirente finale coniugando l’ottimizzazione degli spazi con la personalizzazione e la funzionalità della cucina, oggi più che mai un vero e proprio ambiente “living”. Meticolosa anche la selezione dei colori e dei materiali che vanno dalle essenze ai laminati, ai laccati lucidi o opachi.
«La nostra azione –sintetizza il Direttore Commerciale, Alessandro Lora Moretto – ci porta a rendere sempre più stretto il rapporto con il mercato. Stando ai primi riscontri, ci sentiamo di guardare con ottimismo alla possibilità di conseguire, a fine anno, quella crescita a due cifre che ci siamo dati quale obiettivo. Tanti i progetti anche a medio termine: bisogna ricordare che il nostro piano triennale prevede investimenti in attività commerciali e di marketing, per oltre 2 milioni di euro e ci vede determinati nel riappropriarci dell’organizzazione distributiva attraverso un suo più diretto coinvolgimento al raggiungimento degli obiettivi aziendali».
Il patrimonio storico della Maistri ha quindi funzionato da stimolo vincente nella ridefinizione dell’identità di un’azienda che sa e vuole essere competitiva e al passo con i tempi.
Apindustria Verona

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1 commento
peccato che adesso maistri abbia chiuso e sia in liquidazione