FGP ben testimonia gli altissimi livelli di qualità e innovazione raggiunti dall’industria di piccola e media dimensione del Nord Est. La determinazione e la dedizione al lavoro degli imprenditori delle PMI sono state indispensabili nel dar vita a realtà uniche, fortemente motivate ad aggiornare di continuo processi e prodotti e votate all’internazionalizzazione.
Questa è appunto la quotidianità anche per FGP, azienda di Dossobuono di Villafranca, attiva dal 1989, che, nel suo ventennale percorso, ha raggiunto straordinari obiettivi. I soci fondatori, Moreno Ferrigolo e Alberto Turrini, forti di una valida esperienza professionale nel settore della sanità, hanno dimostrato di avere, fin da subito, le idee chiare su cosa fare e come farlo. L’iniziale produzione di collari cervicali e ginocchiere in neoprene, che ha consentito a FGP di sviluppare, già dagli esordi, intensi rapporti di collaborazione con la classe medica, è stata presto ampliata ed è diventata via via più variegata e articolata. Ferrigolo e Turrini, con giusta ambizione, miravano a realizzare un’impresa destinata a operare entro una dimensione internazionale.
La logica imprenditoriale di FGP non lascia spazio a improvvisazioni di sorta.
È un dato evidente a partire dall’organizzazione del sistema produttivo, che si basa sull’utilizzo di macchinari d’avanguardia, alcuni dei quali realizzati “su misura” all’interno dell’azienda stessa. Anche l’attività commerciale è attentamente razionalizzata e si svolge su due binari: nel primo troviamo all’opera un team altamente specializzato di informatori scientifici preposto al rapporto con la classe medica, nel secondo, invece, gli agenti sono impegnati nel mantenere i contatti con i tecnici ortopedici e i negozi di sanitari.
Senza tale scrupolosa pianificazione non si giungerebbe all’ottenimento degli eccezionali risultati che FGP può vantare: 16,5 milioni di euro di fatturato, di cui il 60% realizzato sui mercati esteri, il varo di una media di 7/8 nuovi brevetti all’anno, la stabile presenza dei propri prodotti su 41 fra i più importanti mercati mondiali. L’impianto di produzione all’avanguardia è il fiore all’occhiello dell’azienda veronese: è in grado di gestire, in tre turni lavorativi, un catalogo di 170 articoli, sofisticati ausili, curati in ogni singolo dettaglio e realizzati tenendosi costantemente al passo con le ultime ricerche nel campo della medicina.
Per questo FGP ha ottenuto due importanti certificazioni: UNI EN ISO 9001:2008 e UNI EN ISO 13485:2004 (della quale si può fregiare meno del 10% delle imprese del settore), riguardante specificatamente i produttori di dispositivi medici. Riconoscimenti meritati, che vanno a coronare il frutto di una visione imprenditoriale dinamica, in grado di precorrere tempi ed esigenze, capace di anticipare la domanda di una classe medica, nazionale e internazionale, sempre più impegnata a garantire ai pazienti benessere ed efficienza.
I pilastri su cui fin dalle origini FGP ha impostato la costruzione aziendale – dinamismo, aggiornamento, controllo della filiera produttiva, attività di formazione dei dipendenti – sono validi sostegni anche per lo sviluppo futuro.
«Il nostro reparto di Ricerca e Sviluppo – sottolinea Ferrigolo – è la vera punta di diamante dell’intero sistema: ci avvaliamo della collaborazione di quattro ingegneri biomeccanici, di elevato profilo professionale, che operano con strumenti di progettazione, in grado di simulare le tre dimensioni, indispensabili per la realizzazione dei prototipi. Sul fronte dell’innovazione di prodotto investiamo, mediamente, più di 800 mila euro all’anno per poter mantenere ai massimi livelli i nostri standard qualitativi».
FGP gestisce attualmente un patrimonio di oltre mezzo milione di euro di brevetti e vanta una penetrazione capillare in una quarantina di aree commerciali di grande interesse (in Unione Europea e nel resto d’Europa, in Russia, negli Stati Uniti, nei Paesi asiatici e nel subcontinente arabo).
«Il leit-motiv della nostra filosofia imprenditoriale – prosegue Ferrigolo – è la ricerca. Dobbiamo poter assicurare le soluzioni terapeutiche più moderne, confortevoli e facili da utilizzare grazie alla perfetta aderenza anatomica, garantita dall’utilizzo dei materiali appropriati e dalle rifiniture ad hoc. Nei nuovi sostegni della linea “2Skin”, veri amici per la pelle, ad esempio, le cuciture sono state sostituite da una saldatura in grado di creare un corpo unico tra materiali elastici e non elastici. Ogni anno arricchiamo la nostra offerta con articoli studiati e messi a punto con il fondamentale contributo di quanti operano nel settore (medici, ortopedici, fisiatri etc.). Questo lavorare a più mani è essenziale in attività come la nostra dove è necessario coniugare competenze sistematiche e conoscenze teoriche».
È evidente che, dopo l’attenta valutazione del progetto e il controllo funzionale, se sono soddisfatti i criteri richiesti si passa alla messa a punto del prototipo e, successivamente, alla produzione vera e propria.
«I dispositivi tecnico-meccanici come le ortesi funzionali – prosegue il nostro interlocutore – o quelli di maggior tiratura vengono realizzati con stampi appositi. I prodotti a tiratura limitata, invece, o quelli destinati a particolari cure ortopediche o rieducative e che devono essere soggetti a modifiche sono prodotti con sistemi tecnologicamente avanzati e, talvolta, anche manualmente. La lavorazione dei prodotti tessili (cavigliere e polsiere), viene effettuata in reparti dedicati dove si procede anche alla preparazione e all’assemblaggio.
Fra le proposte in catalogo spiccano il rivoluzionario iperestensore 3P, realizzato per la cura di fratture vertebrali (lombari e/o dorsali) o per l’utilizzo post operatorio di interventi chirurgici vertebro-lombari; lo Spinomed III, supporto ortopedico dinamico studiato per porre rimedio ai danni dell’osteoporosi; M4 Antirecurvatum Arbs, ginocchiera per le patologie da “genus recurvatum”, provvista di sistema d’ammortizzamento progressivo che consente di attenuare l’impatto tra le superfici articolari del ginocchio durante la deambulazione in corrispondenza dell’ultima fase dell’estensione. Questo sottolinea l’alto livello di specializzazione raggiunto nelle ortesi, utilizzate nella cura di osteoporosi e osteoartrosi, nella medicina preventiva e in quella dello sport». Per poter confrontare le proprie idee con i più autorevoli clinici internazionali e presentare loro gli ultimi progetti, Ferrigolo e Turrini partecipano alle convention medico-scientifiche più qualificate a livello internazionale. Procedono inoltre a periodici sondaggi per una verifica delle tendenze del mercato, attenti alle esigenze di una clientela che, accanto alla cura della patologia, richiede il massimo confort.
FGP ha anche effettuato un dosato maquillage nella struttura societaria dove è entrata, acquisendo il 40%, la società tedesca MEDI, un importante terminale per l’interessante mercato mitteleuropeo, oltre che uno strategico fornitore di semilavorati d’alta tecnologia, progettati nel suo centro studi di fama mondiale. Diversi sono i particolari tipi di lavorazione che FGP ha affidato esternamente a società satellite, direttamente controllate dall’azienda, nelle quali, tra l’altro, si stanno già formando gli eredi di Ferrigolo e Turrini.
Confapi Verona

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