La Confapi Bari promuove il Programma di Ricerca congiunto tra Pmi pugliesi ed Enti di ricerca per lo sviluppo di un processo industriale di recupero e trattamento delle acque di vegetazione olearia.
“Sviluppo di un processo a impatto ambientale zero per il recupero e il trattamento delle acque di vegetazione olearia”. E’il Progetto di Ricerca (PON Ricerca e Competitività 2007- 2013) promosso e coordinato dalla Confapi Bari, all’interno del Distretto Produttivo regionale dell’Energia Rinnovabile “La Nuova Energia”, in collaborazione con importanti realtà aziendali pugliesi (INGEP S.p.a, Barracane Srl, Altanet Srl, Oleificio Cooperativo Agricolo Dolmen) e prestigiosi Istituti di ricerca nazionali (ENEA, Consorzio Interuniversitario Regionale Pugliese, Istituto di Scienze delle Produzioni Alimentari del CNR, Libera Università Mediterranea – Jean Monnet, Consorzio CRISA di Brindisi).
Lo smaltimento delle acque di vegetazione delle olive costituisce uno dei maggiori problemi ambientali nel bacino del Mediterraneo, in particolare per Paesi come la Spagna, l’Italia, la Grecia e la Tunisia, grandi produttori di olio di oliva. Solo negli ultimi anni sono state condotte delle ricerche, per la depurazione e valorizzazione delle acque di vegetazione, attraverso il recupero dei composti polifenolici presenti al loro interno, per la trasformazione in materie prime per i settori industriali (alimentare, farmaceutico, cosmetica), decisi a puntare su sostanze naturali ricche di principi attivi la cui produzione per via sintetica non sarebbe sostenibile.
Da questi studi parte il Progetto di Ricerca, che mira a sviluppare e definire un processo industriale di trasformazione dei reflui agroalimentari (acque di vegetazione e le sanse prodotte nei frantoi), generalmente smaltiti illegalmente o a costi sempre maggiori, in materie prime per l’industria alimentare, farmaceutica o cosmetica con notevoli benefici economici, occupazionali ed ambientali.
Un obiettivo importante che sarà realizzato attraverso la progettazione e sperimentazione di un prototipo in grado di trattare circa 100- 200 litri/giorno di acque di vegetazione e 100 kg/giorno di sanse vergini, al fine di giungere alla progettazione e realizzazione sul territorio pugliese di un primo impianto pilota in grado di trattare 20m3 /giorno di acque di vegetazione e 10 quintali/giorno di sansa vergine. Lo sviluppo di nuove tecnologie e di processi industriali nei mercati vergini, aprirà nuovi e importanti scenari di produzione e di business nella filiera olivicola, che rappresenta una
delle principali attività economiche delle Regioni Obiettivo Convergenza.
Il programma ha come obiettivo futuro, non solo la formulazione e produzione industriale di nuovi prodotti, per accrescere le capacità competitive dell’Industria Pugliese, ma una evidente azione di volano nell’ampliare l’efficienza, la competitività e la eco-compatibilità di diversi altri soggetti operanti nella filiera olivicola-olearia.
Le tecnologie ed i modelli messi a punto e sviluppati su impianto pilota potranno essere comunicati e trasferiti all’intero comparto agro-industriale italiano attraverso azioni dimostrative, visite degli impianti, immissione sul mercato di nuovi prodotti e azioni di trasferimento tecnologico.
Una forte rivoluzione nel settore oleario, rispetto all’attuale stato dell’arte non solo nel nostro
paese, ma in tutto il bacino del Mediterraneo. In connessione al progetto di ricerca e in considerazione delle esigenze di alta innovazione e di forte impatto nella realtà produttiva locale, è stato predisposto dal Partner LUM-Jean Monnet un Progetto di formazione per i futuri operatori del settore. Erasmo Antro, presidente Confapi Bari e capofila del Programma di Ricerca, sottolinea
l’importanza del ruolo strategico del Progetto sia per lo sviluppo socio economico delle Regioni Convergenza che per la tutela dei paesaggi rurali e dell’ambiente. “L’approccio risolutivo del problema ambientale dei reflui oleari, la valorizzazione degli scarti e la formulazione di nuovi prodotti ad elevato valore aggiunto” – spiega Antro – “non potranno che rafforzare l’immagine dell’intero comparto industriale oleario, esaltandone i valori biologici dei nuovi prodotti e il ruolo salutistico nell’ambito dell’alimentazione italiana e mediterranea”.
Ufficio Stampa Confapi Bari
Dott.ssa Valentina Ventricelli

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