Il vizio del fumo porta con sé, oltre che i noti problemi per la salute, anche un notevole danno per l’ambiente ed in particolar modo per i mari e gli oceani. Basti pensare che nel Mar Mediterraneo il 40% del totale dei rifiuti è rappresentato dai mozziconi di sigaretta e sono ben 12 milioni e 440mila le cicche gettate nelle nostre spiagge. Un’interessante e innovativa soluzione è proposta da Davide Ruggeri, imprenditore sardo che pochi mesi fa ha dato vita ad Ekosmoke, azienda la cui mission è quella di dare ai fumatori la concreta possibilità di non disperdere nell’ambiente i resti del loro estemporaneo piacere. Il tutto grazie a semplici ma estremamente funzionali contenitori per mozziconi di sigaretta, che in pochi mesi hanno conquistato l’attenzione di decine di comuni sardi e della penisola.
“L’idea – racconta Ruggeri – nasce principalmente dalla triste constatazione del degrado ambientale causato dai resti delle sigarette e dalla tossicità di questi elementi, che contengono, oltre nicotina e benzene, anche sostanze radioattive come il polonio-210.” Proprio la composizione altamente tossica e la poca cura che è stata finora mostrata nei confronti di un loro possibile diverso smaltimento hanno portato ai mozziconi l’appellativo di “rifiuto dimenticato”, e proprio a partire da tale denominazione l’ENEA (Ente nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha evidenziato in un recente convegno la nocività delle cicche e l’urgenza di trovare soluzioni per un loro smaltimento sostenibile. L’iniziativa di Ekosmoke, come già accennato, si basa sulla diffusione capillare di contenitori dedicati unicamente alla raccolta delle cicche. “Come possiamo ben vedere, la maggior parte delle volte i mozziconi imbrattano il suolo o finiscono nelle fogne e nelle acque superficiali. Abbiamo provato a risolvere il problema a monte, con l’installazione di comodi e riconoscibili contenitori, che abbiamo anche deciso di brevettare,” racconta l’imprenditore sardo. Essi sono realizzati in acciaio galvanizzato con cestello inox estraibile e inodore, possono contenere fino a circa 500 mozziconi e hanno a disposizione un display pubblicitario in formato A4. Sono installati prevalentemente all’uscita dei locali, dove ogni sera assistiamo a un vero e proprio scempio di mozziconi gettati a terra. Oltre al beneficio ambientale si può quindi anche parlare di ottimizzazione delle risorse e risparmio di tempo per gli operatori ecologici, visto che, al momento, ad occuparsi della raccolta sono gli stessi gestori dei locali, muniti di opportuna chiavetta per svuotare il cestello.
L’idea di Ekosmoke è quella di vendere il prodotto non ai singoli utenti (bar, locali, ristoranti), bensì direttamente ai comuni, i quali hanno il compito di piazzare i contenitori, e di fornire, ove possibile, un’adeguata campagna di sensibilizzazione sulla sostenibilità ambientale. A tal proposito sono stati creati due personaggi dei fumetti, Supersmoke e Megacicca, attraverso i quali sarà più semplice comunicare con i ragazzi delle scuole per informare anche loro di un problema non ancora completamente risolto. “Crediamo fermamente nell’importanza della comunicazione e per questo ci siamo rivolti a Laboratorio Scienza, azienda che si occupa esclusivamente di divulgazione scientifica, per non lasciare nulla al caso. Siamo convinti che i migliori risultati nascano dall’incontro di più competenze che lavorano per un comune obiettivo,” afferma Ruggeri.
Al giorno d’oggi sono ben 30 i comuni che nella
sola Sardegna si sono dotati di contenitori Ekosmoke, e ognuno di essi ne ha acquistato un numero che varia dai 50 ai 120. Richieste sono arrivate anche dalla penisola e dalla Spagna, dalla Svizzera e dalla Grecia. Fra i clienti più importanti Ekosmoke può annoverare “Cinecittà Roma” e la Santa Fe Natural Tobacco (multinazionale di tabacco americana). La parte più ambiziosa del progetto di Ruggeri è però quella di provare a “chiudere il cerchio”, ovvero trattare i mozziconi di sigaretta non come semplice rifiuto secco, destinato ad essere bruciato, bensì in maniera differenziata e quindi smaltirli in modo da evitare all’ambiente tutte le conseguenze negative della tossicità delle
sostanze nocive contenute nei mozziconi che,
bruciandosi, vengono immesse nell’aria.
Un interessante risvolto dell’iniziativa di Ekosmoke potrebbe essere un’importante collaborazione con ENEA, come ci spiega lo stesso Ruggeri: “Un giorno, avendo letto l’articolo del 22 Gennaio 2010 sul Corriere della Sera sulla tossicità dei mozziconi da parte dell’Enea, invio una semplice e-mail allo stesso ente nella quale indico di poter avere a disposizione questo raccoglitore da loro cercato. Lo stesso giorno vengo contattato telefonicamente da alcuni loro esponenti che mi spiegano la necessità di intravvedere un’ipotesi di smaltimento e quindi una possibile collaborazione. Tant’è che lo stesso ente trova eccezionale l’idea di coinvolgere tutti i comuni dotati di questi raccoglitori per percorrere insieme un progetto di raccolta e dà la sua totale disponibilità ad un eventuale progetto di questo tipo.” Questa possibilità di collaborazione evidenzia due aspetti: il primo è certamente quello della necessità di avere qualcuno che si prenda carico della raccolta di tutti i mozziconi di sigaretta nella regione di competenza per poterli poi smaltire in modo sostenibile ed evitare il loro miscelamento con i restanti rifiuti; il secondo quello dell’assoluta importanza che anche in questo caso assume la divulgazione di tematiche che trattino di comportamenti sostenibili, e come la sinergia fra comunicazione e innovazione sia un elemento sempre più imprescindibile per il raggiungimento di un qualunque scopo che veda l’interazione fra tecnologia e sistema sociale.
In conclusione possiamo affermare che l’iniziativa Ekosmoke risulti interessante nei contenuti ma soprattutto nella forma. Partire da un semplice contenitore in acciaio per mozziconi di sigaretta e costruire su di esso un progetto di raccolta, smaltimento e sensibilizzazione ambientale è la vera sfida in cui si è voluto cimentare l’imprenditore sardo. Inutile sottolineare come l’elemento fondamentale per chiudere il “cerchio delle cicche” sia sempre l’uomo con i suoi comportamenti, le sue abitudini e soprattutto il rispetto per l’ambiente in cui vive.
Gialuca Carta
Martina Manieli

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1 commento
L’iniziativa di Ekosmoke è interessante in quanto ci sarebbe un importante risparmio anche per le amministrazioni comunali in termini di pulizia di marciapiedi.
Mi chiedo cosa aspettino le società come l’AMA a Roma o l’AMSA a Milano a dotarsi di contenitori tipo questo. Occorrerebbe conoscerne il costo ma dubito che non ne traggano un vantaggio.
Diamo l’occasione ai fumatori di essere educati altrimenti poi non è opportuno lamentarsi….