La famiglia di Robot Scara Rebel-S prodotta da Comau continua a rivelarsi vincente in svariate applicazioni di manipolazione e pick&place che richiedono precisione, flessibilità e velocità di esecuzione, come nei due casi che presentiamo in questo articolo
di Fabio Chiavieri
Rebel-S è la sigla che caratterizza i robot Scara di Comau. Sono ben 5 i modelli presenti nella gamma che si differenziano per la differente corsa orizzontale, da 450 a 750 mm, e per la posizione di montaggio che per taluni modelli prevede il fissaggio al soffitto. Tra le caratteristiche comuni il payload di 6 kg, la corsa verticale di 200 mm e il peso di 20 kg.
I 3 diversi bracci sono da 450, 600 e 750 mm, la cui unica diversità tra loro risiede nei distanziali (moduli di 150 mm ciascuno) che rendono modulare un unico robot, pur modificando significativamente le proprie potenzialità e applicazioni. I nuovi robot Scara Comau offrono due opportunità di montaggio e con cablaggio posteriore o inferiore, caratteristica che consente ai modelli con 600 e 750 mm di essere montati anche a parete e soffitto.
I robot Rebel-S Scara sono forniti in classe di protezione IP 10, come optional in classe di protezione IP54.
Il valore aggiunto dei Rebel-S è di portare in dote la grande esperienza di programmazione maturata da Comau con i propri robot antropomorfi, aperta e flessibile. Il tutto con una meccanica particolarmente robusta e con accorgimenti costruttivi orientati alla facilità di pulizia e manutenzione.
Tutte queste caratteristiche hanno permesso ai Rebel-S di ritagliarsi velocemente un’importante fetta di mercato rivelandosi vincente in svariate applicazioni di manipolazione e pick&place che richiedono precisione, flessibilità e velocità di esecuzione, come nei due casi che presentiamo in questo articolo.
Packer di scatole auto-formanti
Grazie alla collaborazione con Siscodata, uno dei principali integratori Comau fin dalla fine degli anni ’90, è stata realizzata una mini-linea di formatura scatole che prevede anche il loro riempimento con barattoli, l’inserimento di un kit di istruzioni, accessori e chiusura studiata per l’industria farmaceutica.
Il packer è dotato di 5 stazioni di lavorazione, di cui due dotate di robot Rebel-S Scara Comau, con 3 “vision camera” che lavorano in abbinamento ai robot.
I robot Rebel-S Scara sono integrati nella seconda e terza stazione di lavoro. In particolare, il primo robot, tramite il programma scelto in base al formato della scatola sul pannello LCD, preleva i barattoli dalla linea di produzione e li inserisce nella scatola stessa preformata nella prima stazione.Il secondo robot preleva il libretto di istruzioni o un kit in busta composto di strumenti quali per esempio un dosatore, un cucchiaino + istruzioni ecc. e li inserisce sopra.
La quarta stazione è dedicata alla stampa jet ink del lotto di produzione, il logo, la data di scadenza; la stazione poi attraverso una telecamera, controlla che riempimento della scatola e la stampa siano eseguiti correttamente. L’ultima stazione provvede a chiudere le linguette e il coperchio.
In epoca di Industria 4.0, questo sistema permette di registrare in un server ogni scatola lavorata per una totale rintracciabilità del prodotto. L’impianto ha una cadenza notevole di 20 scatole complete al minuto.
Particolarmente apprezzata, sui Rebel-S, è la presenza di una batteria che memorizza la posizione anche da spento, stato durante il quale è possibile, perciò, muoverlo manualmente facilitando così le operazioni di pulizia e manutenzione.
Rebel-S + Racer 7: combinazione perfetta per operazioni di taratura
Questo secondo impianto installato presso Firad, azienda specializzata in prodotti nel campo del ricambio per motori a ciclo Diesel, vede un robot Scara Rebel-S e il Racer 7, robot antropomorfo a 6 assi, lavorare congiuntamente per realizzare una taratura nelle fasi finali della produzione dei polverizzatori per motori diesel, che sono costituiti da più elementi montati tra loro.
Oltre ai due robot, la stazione di lavoro integra un sistema di taratura. Il robot Rebel-S preleva il pezzo grezzo da un primo pallet e lo spillo del polverizzatore, creando una differenza con precisione centesimale nel piano tra il polverizzatore stesso e il grezzo, preparando la taratura svolta sul portainiettore finale.
Con un tempo ciclo di 20 secondi, il Rebel-S porta il pezzo grezzo al sistema di misura e lo spillo al Racer 7 che lo riceve e lo porta in macchina. A questo punto il misuratore comunica alla macchina la misura esatta da ottenere. Una volta lavorato, lo spillo viene posizionato su un secondo pallet dal Racer 7, quindi, prelevato dal Rebel-S che lo accoppia perfettamente al corpo del polverizzatore.
Per Firad, questo impianto ha rappresentato una vera e propria svolta poiché in precedenza il processo descritto veniva svolto manualmente impiegando dai 35 ai 40 secondi. Oltre all’evidente risparmio di tempo, di circa la metà, il lavoro viene svolto con continuità, senza pause e senza rallentamenti dovuti alla presenza dell’operatore nel campo di lavoro, al quale è demandato l’importante compito di controllare le fasi di lavorazione, di monitorare la mola e di svolgere controlli a campione nelle prime fasi di funzionamento della macchina.
Con questa soluzione, la cella è in grado di produrre fino a 3.000 pezzi al giorno.
Ma gli operatori hanno un ruolo fondamentale, poiché esercitano un’importante funzione di controllo in ogni fase e in particolare nel monitoraggio della mola. Anche i controlli campione che si concentrano nelle prime fasi di funzionamento della macchina, partendo dal 100% della produzione, per poi scendere al 50%, sono al centro dell’attività degli operatori.
Questa isola robotizzata si integra perfettamente con i sistemi aziendali già operativi anche in ottica Industria 4.0, grazie allo scambio costante di dati tra robot, macchine e sistemi di monitoraggio.
Per contattare la redazione di Innovareweb :
Via Spadolini 7, 20141 – Milano
Tel. +39 02 864105