Una giornata ricca ed intensa. Ecco come si potrebbe riassumere il Web Marketing Training 2014 tenutosi lo scorso 21 Giugno giorno in cui inizia l’estate ed il sole raggiunge la massima distanza dall’equatore. Un’intera giornata dedicata alle tematiche del web marketing ospitata presso gli spazi dell’Open Campus. SEO, SEM, Web marketing, ottimizzazione … queste sono state alcune delle parole chiave che hanno riecheggiato durante tutta la giornata.
L’evento è stato aperto da Roberto Serra e Simone Salis dell’Associazione WMT2014 che hanno dato il benvenuto ai 220 (circa) partecipanti sottolineando l’importanza di eventi come questo perché mettono le basi per “creare un ecosistema fatto di persone di modo tale che si esca dai social network e si ritorni all’intrattenere rapporti nella vita reale” di modo da poter condividere esperienze, formare team e ampliare l’ambiente esistente. “È importante capire” conclude Roberto Serra, “come anche in Sardegna è possibile fare formazione su tematiche all’avanguardia nel campo del web ed acquisire un set di strumenti importanti”.
Durante la mattinata si sono alternati relatori esperti, di spessore nazionale ed internazionale, che hanno mostrato le potenzialità e la rilevanza dei new media nel fare web marketing.
Simone Salis, coach e business analyst crescimpresa, si occupa da diversi anni di innovazione di prodotto, di processo e modelli di business per le PMI e le startup, ha aperto le danze con un intervento incentrato sul confronto tra i punti chiave e di contatto del marketing tradizionale ed il web marketing sottolineando come il marketing tradizionale ed il web marketing siano strettamente interconnessi.
Stefano Natale, SN Web Solution, ha parlato di ottimizzazione dei siti soffermandosi sul’evoluzione delle ricerche di google che si stanno evolvendo sempre di più in direzione degli utenti “google sta diventando un vero utente, sta iniziando a capire”. Attraverso l’uso efficace della semantica e di tematiche di insite linking è possibile mettere in relazione un sito con i motori di ricerca facendo sempre un progetto strategico a lungo termine. Un suggerimento importante è quello di pensare sempre a ciò che l’utente potrebbe cercare ricordandosi sempre che l’utente nella maggior parte dei casi è “pigro”.
Massimiliano Dessì, fondatore della Google Developer Group Sardegna, ha parlato di comunità, come le comunità siano acceleratori di esperienze e di relazioni. “Se ci fossimo fermati alla prima esperienza di internet non avremmo mai avuto il web 2.0 Questa evoluzione è dovuta alla libera conoscenza ed alla condivisione, tutto è merito delle comunità. Maggiore è l’esperienza che i componenti delle comunità condividono e maggiori sono le opportunità di crescita”.
Paolo Bolpet, web strategist, moove eflux, ha focalizzato il suo intervento sull’internazionalizzazione e sul come reperite informazioni in rete. Un dato: il 70% dei prodotti immessi sul mercato dalle aziende sono SBAGLIATI. Questo succede perché le aziende si affidano a ricerche di mercato vecchie di anni. Quello che serve alle imprese sono dati in tempo reale e questi si trovano nella rete, nei social. Per analizzare il mercato abbiamo bisogno di conoscere in tempo reali come si evolve in modo da essere presenti. “La Rete, con le sue grandi opportunità, è una leva strategica per lo sviluppo delle piccole e medie imprese su mercati internazionali, sempre più caratterizzati da forte dinamicità, contrazione, discontinuità e complessità.” Per fare ciò è importante analizzare le conversazioni: “le conversazioni sono i mercati”, in questo modo si riesce a capire quali sono i trend futuri ed individuare il mercato più promettente.
Alla fine degli interventi previsti durante la mattina si è svolta la pausa pranzo nel giardino dei limoni, ed è stato uno dei tanti momenti in cui si è potuto fare networking, scambiarsi opinioni idee e numeri di telefono.
Al ritorno Walter Sorrentino, di SardiniaPost.it, ha raccontato lo scenario competitivo locale dei media e il cambiamento delle abitudini di lettura delle news, il ruolo dei social e lo sviluppo delle piattaforme mobile hanno accelerato in maniera significativa il travaso dei lettori dai media classici ai new media. Il giornalismo, quello locale e anche quello di inchiesta non hanno subito grosse trasformazioni, si tratta di una mutazione di contenitori più che di contenuti.
Michael Vittori, SEO Copywriting, ha parlato della scrittura ottimizzata SEO per i motori di ricerca dando indicazioni sulle caratteristiche di una buona scrittura sul web che deve infatti mettere al centro sempre l’utente. “Non si scrive mai per se stessi ma perché i contenuti siano facilmente ricercabili dai possibili utenti”. Per un buon risultato si deve essere originali e corposi (almeno 300/500 parole) e soprattutto si deve rispondere ad una specifica richiesta dell’utente, utilizzare una grammatica ed una punteggiatura corretta, formattare il testo in modo da renderlo il più accessibile e leggibile.
A seguire l’intervento di Roberto Serra, CEO e SEO Engineer presso al Web Agency BobDpt, che in modo puntuale e spiritoso ha parlato di “Autorità, autori e autorevolezza” e di come si conquista attraverso:
- Authorship e author rank,
- Metadati
- Semantica frasale (perché il significato delle parole è importante)
- Geolocalizzazione
- Social signs: i social network sono fondamentali.
Roberto ha anche svelato alcuni vecchi segreti per poter aver successo tra i quali “Sapere dove andare a pescare e non usare ami truccati” ossia non c’è bisogno di usare dei trucchi per poter avere autorevolezza ma bisogna trovare la propria nicchia di riferimento e conquistarla. Ma il segreto più evidente è quello di “costruire relazioni sincere e reali con il tuo target: Usa la rete per fare rete!”
La giornata è stata chiusa da Robin Good, editore della rivista MasterNewMedia e fondatore di POP Campus, che ha fatto capire con chiarezza come diventare un punto di riferimento sul web. L’intervento inizia con il racconto della sua esperienza “sono un esploratore, mi piace viaggiare e fare tante cose … ho deciso che questo mondo non mi piaceva e da qui sono partito”. Luigi Canali De Rossi, il suo vero nome, è uno dei primi editori online italiani ad aver raggiunto la totale indipendenza economica solo scrivendo e condividendo online ciò che lo appassiona. Nella sua vita ha fatto di tutto ed ha incontrato tantissime persone è stato direttore del design, videomaker, presentatore radio, DJ, produttore televisivo, information designer, e specialista nella produzione multimediale e disegno grafico finché non ha deciso di dare un taglio a quella vita. Da qui è entrato nel vivo del suo intervento.
Per aver successo nel web bisogna avere le idee chiare “più chiaro è l’obiettivo e più è facile raggiungerlo” se non si riesce ad identificare in tempi brevi si rischia di perdersi in tanti dettagli inutili. Ma come si fa a diventare visibili? P.I.E. Problema Interesse Esigenza. Robin ci dice che è necessario specializzarsi in un’esigenza, si parte da identificare un problema, un interesse, un’esigenza specifica per un gruppo particolare di persone e da lì offrire contenuti di qualità che devono per essere vincenti devono essere utili, utilizzabili immediatamente, devono far risparmiare tempo, devono raccogliere ed organizzare informazioni su un tema preciso. Ma come è possibile riconoscere la propria nicchia? Robin suggerisce che bisogna farsi alcune domande:
- L’esigenza è convertibile in una ricerca su Google?
- Ci sono altri siti che usano gli stessi termini?
- Conosci delle persone che hanno questo problema?
- Sono disposti a pagare per il tuo servizio?
Una volta identificato il proprio target e sviluppato contenuti è importante anche aumentare la propria reputazione online ossia creare delle relazioni ed una lista di contatti. Ma per fare business da web occorre saper ascoltare la propria audience di modo da poter intercettare i suoi bisogni e trasformare in impresa le proprie passioni.
Arrivederci al prossimo anno.
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