Il Fapi, fondo per la formazione continua delle PMI costituito da Confapi con CGIL, CISL e UIL, ha lanciato l’ennesima sfida con il varo del Piano Marketing 2010. Si tratta di un progetto ambizioso, che nasce dalla consapevolezza della necessità, da un lato di supportare le azioni di promozione e sviluppo delle adesioni al Fondo con una campagna massiccia, innovativa e soprattutto fortemente visibile, di diffusione e consolidamento del brand; dall’altro di coniugare lo sforzo costante di miglioramento del servizio di finanziamento della formazione continua rivolta alle aziende e ai lavoratori associati, che costituisce il core business del Fapi, con un pacchetto di iniziative nei settori della cultura, dell’istruzione e finanche dello sport, intesi come elementi complementari e per loro natura fortemente integrati in una logica di promozione e crescita globale della persona.
In altri termini, la logica che sta alla base delle iniziative del Piano Marketing Fapi 2010 è quella della maturata consapevolezza che la formazione continua per le aziende e per i lavoratori può assolvere meglio la propria funzione se si accompagna alla promozione e alla diffusione della cultura in senso lato. Un’intuizione egregiamente riassunta nello slogan coniato dal presidente di Confapi e di Fapi, Paolo Galassi: “Sosteniamo la cultura per rendere più competitiva l’Italia”.
Partendo da questi presupposti, il Fapi ha allora cercato di individuare strumenti di promozione e comunicazione che fossero per loro natura capaci di suscitare l’interesse collettivo indirizzandosi al numero più ampio possibile di soggetti appartenenti al proprio target di riferimento: i piccoli e medi imprenditori e i lavoratori delle piccole e medie imprese; strumenti che, inoltre, fossero in grado di comunicare all’esterno un messaggio di qualità ed eccellenza, fossero adeguatamente distribuiti nel tempo e su tutto il territorio nazionale, e infine generassero a loro volta un effetto moltiplicatore nei confronti della comunicazione tradizionale sui media.
Dopo una attenta analisi, il Fapi ha ideato un programma di interventi articolato essenzialmente in quattro capitoli: la sponsorizzazione della grande mostra dell’anno alla Triennale di Milano; la sponsorizzazione degli eventi collaterali alla esposizione permanente di arte contemporanea di Palazzo Grassi a Venezia; la sponsorizzazione degli Internazionali di Tennis di Roma; l’istituzione di borse di studio e premi per tesi di laurea da conferire a dipendenti e/o figli di dipendenti di aziende aderenti al Fondo in tutta Italia.
La Triennale di Milano è una delle più importanti istituzioni culturali presenti e attive nel nostro paese: In particolare, per la sua connotazione di Fondazione culturale fortemente orientata alla promozione e diffusione dell’arte moderna e contemporanea e del design (basti pensare al Triennale Design Museum, che costituisce un punto di riferimento indiscusso a livello internazionale), la Triennale di Milano si presenta come l’ideale punto di collegamento tra l’universo della cultura in senso lato e il mondo della tecnologia, della produzione industriale di alta qualità, insomma dell’impresa italiana. Di qui il forte legame tra il marchio del Fapi e quello della Triennale di Milano.
Il 24 gennaio 2010 la Triennale ha inaugurato la mostra antologica “Roy Lichtenstein. Meditations on art”, dedicata al grande artista statunitense, caposcuola della pop art americana. Lichtenstein è ormai un’autentica icona della cultura visiva contemporanea: portatore di un messaggio intenso e ricco di significati, è al tempo stesso immediatamente accessibile a tutti. La sua arte non necessita di troppe spiegazioni, va semplicemente guardata e immediatamente assimilata, con tutto il suo carico di solare e appassionata capacità di cogliere l’essenza del mito della modernità. In questo senso la “meditation” suscitata dalla visione delle opere di Lichtenstein, si esercita non solo sull’”arte”, ma sullo stesso concetto di modernità, e quindi sul valore del segno, della applicazione del segno alla tecnica, alla tecnologica, e quindi a cascata sul “prodotto” della società industriale contemporanea, in ultima analisi sui realizzatori del prodotto: le aziende e i lavoratori. Ecco allora la saldatura tra una grande mostra d’arte e il mondo della produzione e del lavoro: una “meditazione” sul senso e sul valore del produrre, del fare impresa.
La sponsorizzazione di Fapi, presente con il suo marchio e i suoi strumenti di comunicazione all’interno della mostra di Lichtenstein alla Triennale di Milano, aperta fino a tutto il mese di maggio 2010, consente di usufruire, oltre che del ritorno di immagine per il Fondo, anche di 500 ingressi gratuiti alla mostra e della possibilità di utilizzare gli spazi della Triennale per eventi e manifestazioni istituzionali che il Fapi sta in questi giorni programmando e organizzando.
A Venezia, città dell’arte e della cultura per eccellenza nel mondo, la presenza della Fondazione Francois Pinault, proprietaria oltre che del prestigioso Palazzo Grassi anche del recentemente restaurato contenitore di Punta della Dogana, ha segnato un punto di svolta per la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea. Nella Venezia già nota al grande pubblico per i tesori d’arte architettonica e figurativa classica, da Tiziano a Tintoretto, da Carpaccio a Paolo Veronese, da Tiepolo al Canaletto, dal Sansovino al Longhena, la presenza della grande collezione d’arte contemporanea del mecenate Pinault costituisce l’ideale completamento di una panoramica sull’arte e sulla cultura europea del secondo millennio. Anche in questo caso, come per Milano, è l’arte contemporanea, con il suo corollario di riflessioni sul significato della modernità, a costituire il palcoscenico sul quale il Fapi ha inteso manifestare la propria presenza. Con una differenza: il fondo ha indirizzato la sua sponsorizzazione non direttamente verso le due esposizioni permanenti dal titolo “Mapping the Studio” a Palazzo Grassi e a Punta della Dogana, dove pure è presente con il suo marchio e con i suoi strumenti di comunicazione per il vasto pubblico, ma verso gli eventi collaterali organizzati a Palazzo Grassi sotto il titolo di “Storie dell’arte. Incontri con gli scrittori al Museo”, una serie di conferenze tenute da scrittori e intellettuali italiani ed europei sul rapporto tra arte e letteratura. A partire da Umberto Eco, con la sua “Vertigine della lista”, per proseguire con Melania Mazzucco e i suoi recenti scritti su Tintoretto e la sua famiglia, e ancora Edoardo Boncinelli con l’affascinante parallelismo tra la ricerca scientifica e i lirici greci, per non citare che i primi tre eventi già realizzati, grandi scrittori contemporanei invitano il pubblico alla riflessione sul significato dell’esperienza artistica e letteraria.
La presenza di Fapi a Venezia, oltre a garantire l’invito agli incontri agli imprenditori aderenti al Fondo, si sostanzia nei mille inviti gratuiti alle esposizioni di Palazzo Grassi e Punta della Dogana per gli imprenditori e i lavoratori associati, e nella possibilità di usufruire di spazi prestigiosi per le proprie attività istituzionali e promozionali. In particolare è prevista per l’autunno di quest’anno l’organizzazione a Punta della Dogana della cerimonia di assegnazione delle borse di studio e dei premi per le tesi di laurea di cui parleremo tra poco.
Fapi ha inoltre predisposto, a supporto della visita a Venezia per i propri associati, un pacchetto di offerte per i possessori della “Fapicard”, che consente di beneficiare di particolari ed esclusivi sconti per i servizi di sistemazione alberghiera, di ristorazione e di shopping per tutto il 2010.
Fapi ha pensato anche allo sport, inteso come elemento fondamentale di crescita armonica dell’individuo (mens sana in corpore sano) e come fattore e simbolo di successo per lo sviluppo qualitativo dell’uomo e dell’impresa. La scelta è caduta sul tennis, sport emblematico per la sua potenzialità evocativa legata allo spirito competitivo, alla sfida, alla meticolosa preparazione per il raggiungimento della performance e del successo; sport oltretutto molto popolare, diffuso in tutti gli strati sociali, dotato di grande visibilità sui media.
In tal senso è sembrato logico e consequenziale indirizzare la sponsorizzazione Fapi verso il Torneo ATP di Roma, meglio noto come Internazionali d’Italia di tennis, in programma a Roma dal 24 aprile all’8 maggio 2010. Testimonial d’eccezione di Fapi è Flavia Pennetta, numero uno del tennis femminile in Italia e atleta di prestigio mondiale. All’insegna dello slogan: “Fapi: il tuo colpo vincente”, Flavia Pennetta veicolerà attraverso il suo impegno agonistico il messaggio di sviluppo, di innovazione e di successo del Fondo formazione delle piccole e medie imprese. E’ prevista infine la sua partecipazione, come testimonial e ospite d’onore, alla consegna delle borse di studio e alla premiazione delle tesi di laurea a Venezia, in una ideale saldatura tra sport, istruzione e cultura. La scelta di un testimonial donna rappresenta oltretutto un segnale di attenzione del Fondo per l’universo femminile.
Fapi sarà presente con il suo marchio e i suoi strumenti promozionali e di comunicazione presso il Foro Italico in Roma per tutta la durata della manifestazione, con uno stand attrezzato per incontri e interviste, e con la veicolazione del proprio brand aziendale sulla segnaletica, la cartellonistica e i media audiovisivi. La possibilità di assistere a una prestigiosa e appassionante manifestazione sportiva internazionale si coniugherà così con l’opportunità di diffondere presso il grande pubblico l’immagine e la realtà del Fondo Fapi.
Ultimo, ma non ultimo, l’investimento di Fapi sugli uomini del futuro, sui lavoratori di domani. Il progetto di Fapi per i giovani prevede l’assegnazione di borse di studio per i lavoratori o i figli di dipendenti di aziende aderenti al Fapi segnalati dall’imprenditore o dalle parti sociali sulla base di requisiti definiti dal Fondo. Le borse di studio saranno erogate a iscritti e neodiplomati delle scuole secondarie superiori: licei, istituti tecnici e professionali e tutte le altre scuole di indirizzo che forniscono un diploma o una qualifica. Fra le candidature presentate, il Fondo individuerà i candidati premiabili sulla base di precisi parametri di merito e di situazione personale.
Inoltre sono stati istituiti premi per le tesi di laurea elaborate da dipendenti o figli di dipendenti di aziende aderenti al Fapi, nell’ambito di tematiche di interesse proposte dagli imprenditori o comunque inerenti la formazione continua. Gli elaborati giudicati degni di interesse verranno pubblicati dal Fapi sul proprio sito web e con tutta probabilità potranno trovare pubblicazione anche in forma cartacea. Fra tutte le tesi di laurea pubblicate una apposita commissione del Fapi selezionerà quelle meritevoli di essere premiate.
In questo modo il Fondo ritiene di aver individuato una modalità semplice e concreta per sostenere i giovani meritevoli e per porre in essere un effettivo momento di saldatura tra il mondo della scuola e dell’Università e il sistema delle imprese e del lavoro.
Come ricordavamo all’inizio, il Fapi ha inteso lanciare questa nuova e inedita sfida anche con una attenzione convinta alle prospettive di ritorno della propria immagine in termini di promozione del brand e, conseguentemente, di aumento delle adesioni al fondo stesso; ma anche e soprattutto con una altrettanto profonda convinzione circa la bontà dell’intuizione fondamentale che sta alla base del Piano Marketing per il 2010: quella dell’importanza strategica di legare strettamente la promozione della formazione continua per i lavoratori delle piccole e medie imprese alla crescita complessiva della qualità dell’uomo.
Giorgio Tamaro – Direttore Fapi
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