
Il 12 dicembre sono stati ospiti dell’ ISFOR API alcuni rappresentanti del governo andaluso, Ana Gómez Pérez, Directora General Servicios Sociales y Atención a las Drogodepen- dencias, HortensiaAranda,ConsejeríadeEducación. Junta de Andalucía, Juan Labrador Alcaraz Gutiérrez, Gerente Provincial EPSA Málaga, Juan Carlos Navarro Zafra, Jefe de la Secretaría para la Comunidad Gitana, che contraccambiano una nostra visita effettuata a ottobre a Siviglia.
In occasione della nostra visita in Spagna, ci fecero visitare il loro campo di Malaga, “Des los Asperones” in cui il governo sta, dal 2006, attuando una politica di inserimento socio lavorativo degli zingari che da anni vivono in Spagna (foto 1).
Le loro linee di lavoro sono orientate alla scolarizzazione, inserimento lavorativo, locazione immobili ai fini dello smistamento dei gruppi attraverso l’inserimento delle singole famiglie all’interno della città in differenti rioni. Quindi, conditio sine qua non per un reale processo di integrazione, la convivenza con gli spagnoli alle stesse condizioni e con le stesse opportunità di istruzione e di inserimento lavorativo.

A Siviglia siamo stati accolti nella sala giunta dopo aver effettuato una visita presso il campo degli zingari di “El Vacie” in cui siamo potuti entrare nelle loro case e chiacchierare con loro. Siamo anche andati a visitare un asilo che si trova ai limiti del campo. Educatrici e operatori sociali accudivano i bambini dai 0 ai 6 anni figli delle famiglie del campo (foto 2).
I rappresentati del governo andaluso ci hanno
spiegato che anche a Siviglia stanno cercando, attraverso l’inserimento lavorativo, di effettuare un reale convivenza tra soggetti attivi economicamente, seguendo lo stesso modello di Malaga. Ma a Siviglia ci hanno portato a visitare anche un rione in cui vivono da anni le famiglie di zingari e questo ci ha permesso di capire, in maniera più immediata la concreta riuscita di questo tipo di intervento.
Questo scambio trasnazionale rientra all’interno di un progetto regionale finanziato, attraverso fondi europei, dall’Assessorato alla Sanità della Regione Sardegna. Il progetto scritto e gestito da IsforApi, Associazione i Sardi, CooperativaVoleare e, in rete il Comune di Cagliari, prevede, una serie di attività che mirano a favorire il sostegno scolastico dei minori, l’inserimento sociale e lavorativo di donne e uomini.

Tra le attività in corso di svolgimento:
• Laboratorio di sartoria a cui stanno partecipando le donne del campo. Prepareranno una sfilata che verrà realizzata alla fine del progetto
• Attività lavorative degli adulti maschi finalizzato alla pulizia e al ripristino di alcune zone del campo
• Affiancamento ad adulti e minori per potenziare la conoscenza della lingua italiana scritta e/o parlata.
• Attività mirate al miglioramento della propria igiene personale
• Dopo scuola mirato all’apprendimento e ad attività ludico ricreative.
In realtà lo sforzo che si sta realizzando è quello di creare una vita fuori dal campo. Attivare sinergie con bambini e giovani che vivono fuori dal campo. Iniziare a tessere relazioni che, attraverso la fiducia e il rispetto, diano l’opportunità a tutti di vivere una vita più soddisfacente e responsabile. Aiutare le donne a diventare padrone di sé stesse e capaci, nel tempo, di sviluppare un senso pieno di autostima e mentalità futuribile.
Tema dell’incontro è stato dunque quello dei modelli e dei mondi a confronto in un’ epoca di crisi e solitudini esacerbate dalla mancanza di pensabilità futura e di lavoro. Infatti non a caso si è pensato di svolgere una parte dell’incontro anche presso la Confederazione delle piccole e medie in- dustrie quasi a simboleggiare che il processo di in- tegrazione non sarà possibile se il mondo delle im- prese non sarà coinvolto in processi di inserimen- to lavorativo facendosi carico, almeno in parte e per un senso di responsabilità sociale, di assorbire al proprio interno persone di etnie culturalmente “non dedite” al lavoro.

Nella tavola rotonda che si è tenuta a Cagliari presso la sala Consiliare del comune in cui siamo stati accolti dall’assessore alle politiche sociali del comune Susanna Orrù, sono intervenuti Gabriella Longu Direttore Generale dell’Isfor Api e diret- tore del progetto, Bruno Trenta esperto di cultura Rom. (foto 3)
I lavori sono proseguiti presso la sede regionale della Confapi Sardegna per i saluti di Francesco Lippi, Presidente regionale della Confapi Sardegna e di Italo Senes, Presidente dell’Isfor Api.
ISFOR API

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