Questo è l’obiettivo di “GENTI-Scuola Competenze – Borgo dei Mestieri”, progetto europeo inserito nel Programma di Apprendimento Permanente – Programma settoriale Leonardo da Vinci (2007-2013)- Azione “Progetto Multilaterali di Trasferimento dell’Innovazione” TOI. Isfor Api (Cagliari, Italia), soggetto capofila del progetto, con CESPIM (Roma, Italia), API LECCE e CSAPI (Lecce, Italia), OZEV (Ankara, Turchia), Municipalità di NeapolisSykies (Grecia) e i referenti del Comune di Nuoro-Assessorato Servizi sociali, da ottobre 2010 hanno infatti avviato interventi per concordare le modalità di trasferimento del modello di inserimento socio-lavorativo sperimentato da Isfor Api a Nuoro grazie all’approccio innovativo e sperimentale dell’assessorato ai Servizi Sociali del comune.
– Offrire l’opportunità alle persone disabili di imparare a lavorare” e “imparare a stare nelle relazioni”.
– Restituire un ruolo sociale attivo a chi non ne ha avuto l’opportunità, Far capire alle aziende che la “disabilità” può diventare una risorsa per l’azienda.
Il 18 marzo la partnership di progetto con i suoi rappresentanti e i suoi operatori si è recata ad Ankara (Turchia) per presentare, in occasione del seminario, agli operatori sociali locali e a membri del governo, il modello di inserimento socio lavorativo italiano. Un seminario che ha visto coinvolti tutti i referenti e professionisti della partnership internazionale. Valore aggiunto del seminario la presenza del dott. Carlo Lepri, esperto di inserimento lavorativo per persone disabili e la presenza di tecnici dei vari paesi che animeranno il dibattito.
Italia, Grecia e Turchia a confronto dunque in un seminario di sensibilizzazione su un nuovo approccio di sostegno all’inclusione socio-lavorativa delle persone disabili.
Italia (Puglia), Grecia (Municipalità di Neapolis-Sykies) e Turchia (Ankara), si preparano ad attivare sinergie con il territorio, reti fattive con le organizzazioni che si occupano di disabilità e di inserimento socio-lavorativo, collaborazioni e dialogo con le imprese del territorio, luogo ideale nel quale le persone disabili possono imparare a lavorare e presso le quali potrebbero trovare occupazione. La sperimentazione del modello non può prescindere dalle caratteristiche e peculiariatà del singolo territorio, dagli approcci vigenti, dalla “tipicità del sostrato” ove il modello sarà trasferito e realizzato. E non può essere efficace senza una reale e individuale consapevolezza e adesione degli approcci, dei punti di forza del modello, la cui applicazione presuppone un cambiamento. Un cambiamento negli approcci del singolo e dei singoli che operano presso le organizzazioni a vario titolo coinvolte.
Attraverso Genti, si sta infatti proponendo alle giovani persone disabili coinvolte, un percorso dentro l’adultità e normalità. Coloro che vi opereranno dovranno quindi “muoversi”, pensare, progettare e realizzare nella logica dell’adultità, nella consapevolezza che il percorso/modello proposto è una attivita’ specialistica, non una risposta a tutti i bisogni, in senso ampio, delle persone disabili e loro famiglie.
Un percorso che, per ciascuna persona disabile coinvolta, sarà caratterizzato da progetti individualizzati di tirocinio presso le imprese con l’alternanza di brevi momenti di approfondimento, di confronto in gruppo o individuali ma sempre nella logica dello scambio tra adulti e della formazione on the job. Un percorso in cui le persone disabili staranno il meno possibile tra di loro e trascorreranno invece il maggior numero di ore possibile individualmente nel contesto della vita sociale.
L’importanza delle aziende e del loro coinvolgimento attivo è un altro degli assiomi del progetto: solo le imprese possono, accogliendo le persone disabili, restituire lo status di cittadino attivo ma per farlo devono avere la possibilità di inserire persone che possono dare un contributo fattivo all’impresa e Genti mira a realizzare anche questo obiettivo. Anche la persona disabile se inserita nel posto giusto può contribuire all’attività produttiva.
Genti è quindi una sfida per restituire un ruolo sociale attivo a chi non ne ha avuto l’opportunità, per far capire alle aziende che la “disabilità” può diventare una risorsa per ogni singola persona coinvolta che potrà essere messa in grado di fare delle scelte consapevoli.
ISFORAPI
Per contattare la redazione di Innovareweb :
Via Spadolini 7, 20141 – Milano
Tel. +39 02 864105