Il nuovo portfolio di offerte digitali del produttore tedesco consente di semplificare la raccolta dei dati e la loro elaborazione, e permette anche ai non programmatori di scrivere app di data collection grazie a uno strumento di programmazione basato su blocchi precostruiti e interfaccia grafica.
Di Silvano Corridolo

“I dati sono come diamanti grezzi, vanno puliti per far apparire il loro valore” ha detto Cristoph Muller, Senior VP di Sick, durante la presentazione di una nuova serie di prodotti software pensati per rendere più facile ed efficiente l’accesso alle grandi quantità di dati prodotte dai sensori digitali.
In effetti, uno dei grossi problemi dell’industry 4.0 è proprio quello di trasformare i dati in informazioni utili al business. Problema che ha almeno due aspetti critici: primo, i sensori sono produttori instancabili di dati, e lo stream prodotto da un macchinario sofisticato o da una linea di produzione è in grado di mettere in difficoltà qualsiasi infrastruttura It, chiamata a raccogliere in tempo reale questa massa di numeri e a trasferirla senza perdere nemmeno un bit; secondo, una volta che i dati arrivano al sistema che li deve elaborare, trasformarli in informazioni richiede algoritmi capaci di filtrare, scartare ciò che non serve, aggregare il dato utile, e infine analizzare i risultati per ottenere l’informazione cercata. Ma ancora più a monte della raccolta dei dati dai sensori, c’è un problema di base, ovvero la creazione delle applicazioni che interrogano i sensori, o che ricevono il dato in prima battuta. Posto che nell’automazione nulla è standard (quando gli standard sono centinaia, vuol dire che non sono tali), bisogna trovare un modo per semplificare e, se possibile, astrarre la scrittura di tali applicazioni.

Ed è quello che ha fatto Sick, annunciando durante l’evento Go Beyond (“andare oltre”) un nuovo portfolio di prodotti digitali, un vero e proprio ecosistema software che permette di semplificare la creazione di applicazioni per la lettura e l’analisi dei dati provenienti dai sensori.
“Negli ultimi anni, abbiamo lavorato duramente per semplificare considerevolmente l’uso dei dati acquisiti dai sensori. Sono state create molte soluzioni di sensori che consentono di aumentare l’efficienza del sistema e il funzionamento del processo” ha dichiarato Muller.
L’offerta
La nuova offerta di Sick si articola su due gamme, Sick AppSpace e Sick IntegrationSpace, e si basa sull’ampio know-how applicativo di Sick, semplificando l’integrazione verticale dei dati dal sensore fino al cloud. Non si tratta dunque “solo” di componenti dedicate all’OT, ma anche di software destinato a lavorare nella parte It dell’equazione. Ciò si ottiene utilizzando strutture di dati flessibili e fornendo preziose informazioni e conoscenze attraverso servizi digitali e consulenza di esperti, consentendo così agli utenti di padroneggiare in modo ottimale le proprie sfide utilizzando gli approcci Industry 4.0.

Nell’ecosistema Sick AppSpace è possibile configurare sensori e dispositivi periferici programmabili per nuove attività tramite applicazioni chiamate SensorApps. Molte app sono già disponibili per il download tramite Sick AppPool, che funziona come un marketplace dove le app vengono raccolte. La novità però è che, se fino ad ora erano necessarie competenze di programmazione di base per generare una SensorApp in Sick AppStudio, questo non è più vero. Grazie a una nuova interfaccia grafica in Sick AppStudio, gli utenti possono ora scrivere specifiche applicazioni di sensori anche senza conoscere lo specifico linguaggio di programmazione. Le app infatti si creeranno configurando e collegando in un flusso di dati blocchi funzionali predefiniti che realizzano le funzioni di base, una sorta di mattoncini già pronti all’uso. Con l’introduzione di questo tool,che avverrà più avanti nel corso di quest’anno, Sick sta quindi aprendo Sick AppSpace a un gruppo di utenti più ampio rispetto ai programmatori specializzati, e contemporaneamente aumentando la disponibilità di applicazioni di sensori attuali e nuove.
A riprova dell’efficacia e della velocità con cui si possono rendere disponibili le app, nel portfolio troviamo per esempio PeopleCounter e DistanceGuard, create per rendere possibile l’uso dei sensori Sick in funzione anti-Covid, per rendere possibile il distanziamento sociale nel rispetto della privacy.
Salire di livello
La piattaforma Sick Integration Space invece consente di accedere alla rappresentazione virtuale del sensore e dei suoi dati. Si sale quindi di livello, in una dimensione nella quale i dati dei sensori sono integrati in servizi digitali intelligenti. Gli utilizzi che si possono fare di questi dati possono essere personalizzati per il singolo cliente, in quanto lo sviluppo di questi servizi digitali, basati su Sick AssetHub e Sick LiveConnect, è continuo. La trasparenza acquisita dai dati dei sensori fornisce una base per l’ulteriore ottimizzazione dei processi aziendali. La piattaforma Sick Integration Space offre al cliente un mezzo semplice e indipendente per amministrare e prenotare servizi digitali.
Asset Hub e LiveConnect
“Oggi i clienti vengono da noi con problemi che non hanno nulla a che fare con la tradizionale ingegneria dell’automazione che coinvolge sistemi di sensori, logica e attuatori”, spiega Müller “Invece, vogliono rendere i processi aziendali molto più efficienti. I sensori raccolgono dati che possono aiutare a risolvere questo problema “.
Per dare una risposta a queste esigenze Sick ha introdotto LiveConnect, che fornisce una connessione verso il sensore ai servizi Web e alle applicazioni dell’Industria 4.0, rendendo così possibili nuove applicazioni aziendali, per esempio il monitoraggio delle emissioni delle navi come prova del rispetto dei requisiti legali.
Di provvedere alla raccolta vera e propria sul campo si occupa invece FieldEcho, un software capace di raccogliere i dati da qualsiasi dispositivo IO-Link, sfruttando un client OPC UA connesso al bus e di qui ai PLC e ai sensori veri e propri.

Per accedere alla rappresentazione virtuale del sensore e dei suoi dati, Sick utilizza LiveConnect per fornire una connessione standardizzata e sicura da un gateway periferico, come SIM1012, a Sick Asset Hub o altre applicazioni, Sick o di terze parti. Il servizio Web LiveConnect collega l’hardware, una SensorApp e un’istanza cloud. Ciò crea una connessione tra l’ambiente OT, orientato ai sensori (Sick AppSpace), e l’ambiente cloud Sick IntegrationSpace.
Asset Hub è un sistema di gestione delle risorse aziendali (EAM) digitale basato sul Web. Grazie alla vista funzionalmente ricca e interattiva che fornisce, dai singoli sensori e macchine fino all’intero impianto, crea più trasparenza nella catena del valore aggiunto. Questa nuova trasparenza, lungo l’intero ciclo di vita, consente una maggiore disponibilità dell’impianto ed efficienza del processo tramite immagini virtuali, gemelli digitali e risorse. I dati vengono valutati in Asset Hub per fornire preziose informazioni sugli inventari richiesti, sulla manutenzione, sul momento giusto per gli aggiornamenti del software o sulla disponibilità dei dispositivi. Per esempio, il modulo di servizio Sick Asset Hub offre servizi per gli addetti alla manutenzione e consente loro, tra le altre cose, di accedere ai programmi e ai certificati di manutenzione dei sensori. Asset Hub fornisce anche una base flessibile per ulteriori servizi digitali a valore aggiunto incentrati sugli asset di Sick, per esempio Sick Installed Base Manager, Sick LiveConnect, Sick Monitoring Box o Sick Service Module. Un altro componente interessante è Sick Deep Learning, uno strumento di intelligenza artificiale per l’analisi dei dati raccolti dai sensori.
Per supportare la nuova offerta e ampliare il know-how sulla digital transformation, Sick aprirà nel 2021 una nuova training academy, basata su un’infrastruttura alla stato dell’arte al servizio di nuovi metodi di apprendimento, anche via Web visto che le nuove misure di distanziamento non è detto che vengano rimosse l’anno prossimo.

Sick ha registrato nel 2019 un fatturato di circa 1,8 miliardi di euro, e secondo Robert Bauer, chairman di Sick che ha introdotto l’evento Go Beyond, a fronte di ricavi stabili nel tradizionale comparto della factory automation, ha visto un netto incremento del business legato alla process automation (+27%) e un buon aumento delle ventite nel settore della logistica (+11), che sempre più si affida ai sensori e al digitale, per esempio per monitorare il trasporto dei container via mare.


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