Oltre 20 anni di esperienza e professionalità nel settore del “work-holding” fanno di OML una delle aziende di riferimento per il comparto delle lavorazioni meccaniche. Da settembre dello scorso anno, OML ha trasferito il proprio stabilimento a Trivolzio in provincia di Pavia, a coronamento di anni di crescita importanti che richiedevano una sede più moderna, più efficiente ma, soprattutto, più funzionale al cliente, come spiega Lorenzo Bergantin, Amministratore delegato dell’azienda:
«Le sfide che dobbiamo affrontare non possono prescindere da una strategia orientata alla massima produttività, flessibile e basata su tecnologie all’avanguardia in grado di produrre su turni non presidiati. Per questo motivo, oltre a puntare su una superficie complessiva di 8.800 metri quadrati, abbiamo investito in una nuova linea produttiva dotata di un FMS Fastems a 64 pallet 800×800 mm, collegato a due centri di lavoro orizzontali Kitamura.
«Con questo nuovo impianto siamo in grado di raddoppiare la nostra capacità produttiva sia per quanto riguarda la nostra offerta a catalogo, sia per i prodotti customizzati. Nella nuova sede, inoltre, sono a disposizione dei nostri clienti la nuova show room permanente di 180 metri quadrati e un’area dedicata alla formazione continua del nostro personale.»
I risultati 2021e le prospettive 2022
Il buon andamento del 2021 che ha fatto registrare un + 25% rispetto al 2020, il cui calo è stato peraltro molto contenuto, e l’ottimo inizio dell’anno in corso che registra ad aprile un + 33% rispetto allo stesso mese del 2021, fanno ben sperare anche per l’anno in corso anche se Lorenzo Bergantin teme che gli effetti delle problematiche che stiamo vivendo in questo periodo, non ultima la guerra in Ucraina, si faranno sentire più avanti.
«Per il momento stiamo contenendo molto bene le dinamiche legate alla carenza e all’aumento del costo delle materie prime, grazie anche a una oculata programmazione sulle scorte di materiali iniziata a dicembre dello scorso anno. Tuttavia, resta da vedere come reagirà il mercato al prolungarsi di questi aumenti spesso ingiustificati. In questo contesto, parteciperemo a Mecspe puntando sulle novità presentate alla EMO di Milano dello scorso ottobre. In particolare, mi riferisco alla linea TDM (Torque Die&Mold) che rientra nella famiglia degli zero point meccanici, dedicata al mondo degli stampisti. Questo sistema di bloccaggio innovativo ha le griffe di bloccaggio autocentranti auto-compensanti, l’ampia superficie di contatto delle griffe a 210°, la disponibilità di 3,5 rotazioni per l’apertura e il bloccaggio e la ripetibilità < 0,005 mm. La forza di bloccaggio arriva sino a 17 kN a 20 Nm. La forza di tenuta raggiunge invece i 100 kN. A completamento della nuova linea di prodotto, sono stati studiati molti accessori particolarmente indicati al cliente stampista.»

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