Sull’onda di Industria 4.0, le tecnologie cloud sono entrate anche nelle fabbriche. O forse dovremmo dire che sono le fabbriche a essere partite alla conquista del cloud, grazie all’offerta di piattaforme digitali messa a disposizione dai maggiori vendor.
di Silvano Corridolo
Le tecnologie legate al cloud sono fra quelle che negli ultimi anni hanno conosciuto la maggiore crescita nel settore ICT. Ma da qualche tempo l’adozione di questa tecnologia sta crescendo rapidamente anche in ambito industry, e tutti i maggiori costruttori hanno presentato proprie soluzioni per consentire un rapido deployment di piattaforme cloud in fabbrica. L’adozione è ovviamente favorita dalle facilitazioni concesse dal piano Industria 4.0, ma la stessa crescita si registra anche in altri Paesi, segno evidente che la tecnologia cloud viene implementata perché è utile e non semplicemente per godere di sconti sulla tassazione o altri vantaggi fiscali. Del resto, le aziende sono sempre più spesso messe davanti a una scelta pressoché obbligata: o adottare le più avanzate tecnologie digitali per competere con la concorrenza estera, o uscire dal mercato, perché altre aziende più previdenti otterranno, proprio grazie a queste tecnologie, un vantaggio competitivo incolmabile. Questo stato di fatto porta anche un’altra conseguenza logica: inutile bloccare l’adozione di nuove tecnologie perché si ipotizza che riducano i posti di lavoro, perché se l’azienda chiude i posti di lavoro spariscono tutti. Ma quali sono i vantaggi concreti promessi da queste piattaforme? Premesso che l’offerta dei vari produttore è abbastanza dissimile, è comunque possibile individuare alcuni fattori comuni.
I vantaggi del cloud
Il primo è la massimizzazione dell’efficienza. Il punto chiave non è tanto collegare fra loro le macchine dello stabilimento. Casomai si tratta di collegare lo stabilimento con il sistema informativo aziendale, e di qui con tutta la value chain. Questo permetterà a tutti gli attori coinvolti nella filiera, dai dipendenti ai fornitori, ai partner commerciali, di accedere ai dati di produzione in modo unificato, riducendo gli errori, le inconsistenze e le perdite di tempo. Permette poi di far arrivare i prodotti ai clienti più rapidamente e senza compromessi qualitativi. Anzi, risulta estremamente facilitata la vendita di prodotti personalizzati, e non solo la produzione in “lotto uno”. Questo perché per rispondere tempestivamente alle richieste dell’on-demand bisogna avere dati precisi sullo storico della domanda, e della sua evoluzione nei vari periodi dell’anno, in modo da poter prevedere meglio l’andamento futuro e poter fare quindi capacity planning. Tra l’altro, le soluzioni cloud di solito sono più semplici e veloci da sviluppare e implementare, cosa che si traduce in una riduzione del time-to-market dei prodotti e parallelamente in un risparmio di tempo e denaro. Un altro aspetto di maggiore efficienza riguarda infine l’esternalizzazione la gestione del day-by-day dell’infrastruttura IT, cosa che riduce i costi operativi e consente di focalizzare il proprio staff sul core business, invece che sul tenere i server in funzione e i backup aggiornati. Questo ci porta automaticamente al secondo vantaggio, ovvero la riduzione complessiva dei costi operativi. Non dover acquistare, installare e tenere in funzione un’infrastruttura IT dedicata alla fabbrica consente di ridurre l’impiego di capitali, e di spostare il denaro risparmiato su altri progetti di business. Qualcosa di simile su sistemi on premise è realizzabile solo potendo disporre di formule “pay per use” o “as a service”, che sono di fatto il modo standard di pagare un servizio cloud.
Un’altra opportunità interessante – che qualcuno vede ancora come un problema – è data dal fatto che, rendendo obsolete alcune professionalità, il cloud “costringe” all’azienda a rivedere, aggiornare e migliorare il know-how di parte dei dipendenti, che saranno quindi messi in grado di gestire nuove soluzioni tecnologiche mano a mano che verranno adottate. Ma vediamo come si compongono le offerte cloud di alcuni dei maggiori produttori di automazione industriale.
ABB

La soluzione cloud di ABB va sotto il nome di ABB Ability. È il risultato dell’integrazione di una piattaforma Internet industriale integrata e di una infrastruttura su cloud basata sull’esperienza consolidata da ABB nelle tecnologie, nei settori industriali e nel digitale. La soluzione consente di realizzare appieno la valorizzazione del potenziale dei dati industriali. ABB Ability consente ai clienti di integrare e aggregare in sicurezza i propri dati con quelli provenienti dall’intero sistema industriale, oltre a effettuare analisi dei big data e analisi predittive degli asset, nonché generare scenari a supporto dei miglioramenti delle performance e della produttività degli impianti. L’infrastruttura cloud è il risultato di una partnership strategica con Microsoft, uno dei maggiori fornitori mondiali di soluzioni cloud con il suo Azure. I due partner hanno come obiettivo quello di potenziare la trasformazione digitale in segmenti di clientela come robotica, marine and ports, veicoli elettrici ed energie rinnovabili. Scegliendo Microsoft Azure come cloud per la sua piattaforma di connessione integrata, i clienti di ABB hanno accesso a un’infrastruttura cloud di livello aziendale che beneficia di miliardi di dollari di investimenti correnti. Insieme, ABB e Microsoft possono rendere più veloci le soluzioni digitali che migliorano la produttività delle linee, aumentando i tempi di funzionamento, la velocità e la resa degli impianti. Un’altra partnership importante è quella con IBM, che ha consentito ad ABB di accedere alle capacità cognitive di IBM Watson Internet of Things – una piattaforma di servizi di Intelligenza Artificiale – per dare nuovo valore ai clienti delle utility, dell’industria e dei trasporti e infrastrutture. I clienti potranno quindi trarre vantaggio dalla profonda conoscenza del comparto di ABB e dal suo ampio portafoglio di soluzioni digitali combinate con le competenze IBM in materia di intelligenza artificiale, di machine learning e dei diversi settori industriali verticali. Le prime due soluzioni industriali congiunte fornite da ABB Ability e Watson sono studiate per effettuare analisi cognitive in tempo reale per fabbriche e smart grid. ABB sfrutta il digitale da oltre 40 anni in varie linee di prodotti, e al momento vanta un notevole parco installato. Parliamo di circa 70 milioni di dispositivi abilitati alla connettività, 70mila sistemi di controllo digitale e un portfolio di circa 6.000 soluzioni software.
Bosch
Bosch IoT Suite è il nome della piattaforma grazie alla quale Bosch, i suoi clienti e i suoi partner possono costruire un’ampia gamma di soluzioni, servizi e progetti IoT. Incorpora il know-how Gruppo Bosch nel campo dell’industria ed è disponibile in tutti i settori, quali agricoltura, energia, building, vendita al dettaglio, mobilità e produzione. Grazie a IoT Suite, le aziende possono facilmente iniziare con un proof of concept (PoC), entrare rapidamente nel mercato con un prodotto minimo sostenibile (MVP) e gestire le loro offerte digitali in modo scalabile e sicuro. Fra le principali funzionalità fornite dalla piattaforma citiamo la connettività dei dispositivi (sono già connessi circa 10 milioni di apparecchi) e la loro gestione, la creazione di Digital Twins, il provisioning del software, la gestione dei dati e i relativi analytics. I Digital Twins creati con la IoT Suite sono complete rappresentazioni astratte di risorse o dispositivi del mondo reale, ricreate virtualmente nel cloud. Questi gemelli digitali comprendono tutte le capacità e gli aspetti delle loro controparti fisiche. Memorizzando e aggiornando i dati, le proprietà e le relazioni di una risorsa e fornendo notifiche di tutte le modifiche rilevanti, consentono di mantenere sincronizzati i mondi reale e digitale. Le funzionalità di gestione dei dati della Bosch IoT Suite invece consentono di raccogliere, elaborare e archiviare i dati prodotti dai dispositivi IoT. In questo modo, è possibile visualizzare i dati sul campo dai dispositivi collegati in tempo quasi reale e renderli disponibili per ulteriori e successive analisi. Inoltre, la suite IoT Bosch consente di affrontare le ricorrenti funzioni di analisi dei dati con algoritmi intelligenti.

GE
Si chiama Predix la piattaforma sviluppata da GE per l’Industrial Internet of Things. La piattaforma Predix è progettata appositamente per ricavare informazioni e risultati industriali specifici su settori industriali diversi e altamente regolamentati. Invece di partire da zero e assumersi completamente il peso dello sviluppo, le aziende possono ora utilizzare la piattaforma Predix per creare applicazioni sulla sua infrastruttura e trarre vantaggio dall’implementazione della piattaforma all’interno delle proprie attività produttive e IT. La piattaforma Predix è costruita su un modello incentrato sulle risorse che usa la tecnologia dei digital twin per creare informazioni fruibili da grandi quantità di dati sottoposti ad analytics. Predix fornisce un’architettura edge-to-cloud completa, che ottimizza i carichi di lavoro su diverse infrastrutture operative. Supporta inoltre lo sviluppo ad alta produttività e ad alto controllo, per sostenere gli sviluppatori industriali e gli esperti in materia. La piattaforma di GE può eseguire applicazioni SaaS, come Predix Asset Performance Management (Predix APM), che aumenta l’affidabilità e la disponibilità delle risorse, ed è il risultato dell’investimento di oltre un miliardo di dollari effettuato da GE stessa per la propria trasformazione digitale. La piattaforma Predix fornisce alle organizzazioni industriali tutto ciò di cui hanno bisogno per sviluppare rapidamente, implementare in modo sicuro ed eseguire in modo efficace applicazioni IIoT dall’edge al cloud, trasformando i dati degli asset in informazioni fruibili.

Schneider Electric
L’offerta cloud di Schneider ruota attorno alla piattaforma EcoStruxure IT, che è pensata in primo luogo per il DCIM (Data Center Infrastructure Management). Essa offre un’architettura Datacenter Management as a Service (DMaaS), costruita per ambienti ibridi IT e data center. Grazie all’architettura vendor-neutral, mette a disposizione dati proattivi sugli asset critici che incidono sulla salute e la disponibilità degli ambienti IT. Riesce inoltre a fornire consigli operativi in tempo reale, per ottimizzare le prestazioni dell’infrastruttura e ridurre i rischi. I vantaggi principali dati dall’adozione della piattaforma EcoStruxure IT sono una visione chiara e globale sull’ecosistema ibrido, ottenibile qualunque luogo: per accedere ai dati basta un tocco sullo smartphone; la capacità di fornire informazioni sui dispositivi, allarmi intelligenti e monitoraggio tramite un sistema aperto che raccoglie i dati da tutti i dispositivi, indipendentemente dal fornitore; la possibilità di prevedere i rischi potenziali, grazie al benchmarking a livello globale e alle analisi nel data lake di EcoStruxure; e infine la facilità di distribuzione, grazie a un modello di abbonamento adatto ad ambienti di qualsiasi dimensione. La piattaforma include l’EcoStruxure Gateway, software gratuito che gestisce la comunicazione con i dispositivi monitorati e provvede a raccogliere e inviare i dati raccolti per la notifica intelligente degli allarmi; l’EcoStruxure IT App, un’applicazione gratuita per smartphone che informa l’utente sullo stato della sua infrastruttura critica e invia gli allarmi in caso di problemi; e l’Interfaccia Web per la gestione remota multi-sito, che offre una panoramica dell’intera infrastruttura fisica, compresi i siti con gestione lights out. L’interfaccia mostra informazioni dettagliate, valutazioni, allarmi e consente di confrontare gli asset controllati. Naturalmente, EcoStruxure IT si inserisce pienamente nella più ampia architettura EcoStruxure di Schneider Electric, e si integra con prodotti complementari che ne estendono le possibilità operative. Fra questi citiamo EcoStruxure Asset Advisor che migliora la resilienza dei sistemi grazie ai dati live dei sensori, alle analisi predittive e agli allarmi intelligenti; EcoStruxure IT Advisor, che aiuta a ridurre i costi operativi e la pianificazione del tempo di attività grazie alla gestione di asset, capacità e modifiche; EcoStruxure IT Expert, per il monitoraggio in tempo reale, la gestione degli incidenti, l’analisi e utilizzo degli asset; e infine tutta una linea di prodotti per realizzare la connessione di IT, meccanica e alimentazione migliorandone resilienza e efficienza.


Siemens
La piattaforma IoT Cloud di Siemens si chiama MindSphere, e l’azienda tedesca la definisce un vero e proprio sistema operativo. In effetti, si tratta di un completo ecosistema, che comprende svariate componenti che coprono dalla connettività dei dispositivi allo sviluppo delle applicazioni, fino ad arrivare a un vero e proprio marketplace aperto per la vendita di soluzioni, simile nel concetto a una versione “industry” dei marketplace consumer come Apple Store o Google Play. MindSphere è un sistema operativo IoT aperto e basato su cloud, che consente alle aziende di connettere sistemi fisici, basati sul Web e aziendali in un’unica posizione centrale. Supportando contemporaneamente più protocolli, MindSphere semplifica le sfide di connettività che la maggior parte delle industrie deve affrontare, consentendo a ogni azienda di diventare un’impresa digitale. MindSphere comprende inoltre potenti strumenti di analisi e visualizzazione dei dati, in modo che gli utenti possano ottenere informazioni dettagliate per apportare modifiche che avranno un impatto reale sulla produttività. Poiché si tratta di una piattaforma aperta disponibile in modalità PaaS (Platform as a Service), esiste un ricco ecosistema di partner che sta sviluppando e fornendo nuove applicazioni pensate per i più vari settori industriali. MindSphere mette a disposizione degli utenti la conoscenza e competenza di Siemens nell’automazione e nei servizi digitali. Siemens è infatti un fornitore leader di automazione, che fornisce tecnologie critiche per le operazioni a circa 30 milioni di sistemi di automazione, 75 milioni di contatori intelligenti e a oltre 1 milione di prodotti connessi sul campo. Oltre che sulla rete di partner, la crescita di MindSphere può anche contare sul fatto che le business unit Siemens hanno sviluppato e stanno sviluppando ulteriori soluzioni IoT per i loro settori specifici.
