La rivoluzione industriale 4.0 ha abilitato una produzione smart, connessa, automatizzata, efficiente. Al centro di questa rivoluzione ci sono le tecnologie dell’automazione, pilastro fondamentale di Industria 4.0
di Sofia Rossi
Sempre più avanzate e interconnesse, grazie alle tecnologie dell’automazione è possibile raggiungere una maggiore autonomia dei macchinari, soprattutto per quanto riguarda i processi ripetitivi. Ne risultano migliorate la qualità della produzione e le condizioni di lavoro.
Le tecnologie dell’automazione permettono inoltre alle aziende di attuare la transizione digitale e sostenibile, promuovendo uno sviluppo sostenibile del settore industriale e dei servizi, di essere più competitive, innovative e al passo con i trend del mercato. Nell’era della trasformazione digitale, parlare di automazione tuttavia non significa soltanto fare riferimento ai robot industriali, più o meno collaborativi, ma anche a tutta una serie di tecnologie software e hardware che realizzano una fabbrica intelligente e una produzione efficiente. Si parla quindi di:
- Automazione robotica dei processi (Robotic Process Automation): grazie ad un insieme di tecnologie e applicazioni software, più comunemente dette “software robot”, vengono automatizzate attività predeterminate e ripetitive;
- Automazione di processo (Process Automation): grazie alla quale è possibile rendere automatiche operazioni ripetibili e cicliche e migliorare produttività dell’intero impianto.
Automazione di processo: che cos’è
L’automazione di processo nasce come naturale evoluzione dell’automazione classica, sviluppandosi negli anni, a partire dalla metà del secolo scorso, portando notevoli benefici all’industria, con particolare riferimento a quella manifatturiera. Ma è con l’avvento dei sensori smart, della digitalizzazione e delle tecnologie IoT di comunicazione industriale proprie di Industria 4.0 che trova la sua massima espressione.
ResearchAndMarkets (https://www.globenewswire.com/news-release/2023/05/17/2670722/28124/en/Industrial-Process-Automation-Market-Report-2023-Increasing-Adoption-of-Industrial-IoT-Fuels-Growth.html) stima che la dimensione del mercato dell’automazione di processo, valutata 58,36 miliardi di dollari nel 2022, dovrebbe superare i 96 miliardi di dollari entro il 2030, con un CAGR del 5,4% durante il periodo di previsione dal 2023 al 2030.
Grazie alle tecnologie 4.0 e all’enorme diffusione dell’Internet of Things, le aziende dispongono di ingenti quantità di dati (Big Data), raccolti dai processi industriali mediante una sensoristica sempre più intelligente, che quando correttamente elaborati e aggregati attraverso software di Analytics, restituiscono informazioni utili per ottimizzare e automatizzare alcune fasi o la totalità dei propri processi, portando ad una maggiore efficienza e produttività.
Con “automazione di processo” si intende quindi l’insieme di sistemi di controllo e azioni rivolti alla gestione delle macchine e dei flussi produttivi, grazie ai quali, oggi, è possibile effettuare il monitoraggio avanzato di asset fisici, raggiungendo risultati inattesi. Il controllo in real time, anche da remoto, di un impianto o di un macchinario consente di individuare e riparare dei guasti, anche nelle aree meno sorvegliate, abilitare una manutenzione predittiva con la quale ridurre i fermi macchina, ottimizzare i flussi produttivi e misurare emissioni di sostanze potenzialmente pericolose e/o inquinanti.
Investire nella process automation, infatti, moltiplica enormemente la resa degli impianti industriali e apre la strada a una governance adattiva, molto più favorevole sul piano economico.
I vantaggi derivanti dalle tecnologie e dai dispositivi IoT sono innegabili ed è per questo che molte realtà industriali ne fanno uso già da tempo. Una conferma arriva dall’ultimo report di IoT Analytics “State of IoT—Spring 2023” (https://iot-analytics.com/number-connected-iot-devices/) in base al quale il numero di connessioni IoT globali è cresciuto del 18% nel 2022 fino a raggiungere 14,3 miliardi di endpoint IoT attivi. Nel 2023, si prevede che il numero globale di dispositivi IoT connessi crescerà di un altro 16%, a 16,7 miliardi di endpoint attivi. Secondo alcune stime (https://www.statista.com/statistics/1183457/iot-connected-devices-worldwide/), il numero di dispositivi Internet of Things (IoT) in tutto il mondo arriverà ad oltre 29 miliardi di dispositivi IoT nel 2030.
RPA, Automazione robotica dei processi
Con Automazione robotica dei processi (RPA, acronimo di Robotic Process Automation) si intendono le cosiddette “software robot”, un insieme di tecnologie e applicazioni software utilizzate per l’automazione profonda di attività predeterminate e ripetitive, collegate all’esecuzione di quei flussi procedurali che concorrono al funzionamento dell’intero apparato aziendale. L’uso di queste tecnologie è finalizzato a sollevare l’essere umano da task manuali e incombenze, tendenzialmente a basso valore. Al pari dei robot industriali che hanno rivoluzionato l’industria manifatturiera aumentandone i tassi di produzione e migliorando la qualità, da qualche anno, i “software robot” di Process Automation stanno innovando il modo in cui vengono pensati e amministrati i processi aziendali e quelli di supporto IT, i flussi di lavoro, l’infrastruttura remota e il lavoro di back-office.
L’evoluzione della Robotic Process Automation ha così portato alla progressiva sostituzione nei processi di gestione aziendale delle risorse fisiche, facendovi subentrare i cosiddetti “bot”, i componenti software elementari del sistema da cui prende il nome la tecnologia “Ro-bot-ic Process Automation”, in grado di eseguire le attività più ripetitive in modo autonomo, pur interagendo con il sistema gestionale dell’impresa.
In questi nuovi modelli organizzativi, le attività ripetitive rimangono le stesse ma cambiano, rispetto ai sistemi organizzativi tradizionali, il numero di risorse operative e i flussi procedurali che vengono eseguiti in modo automatico dai software bot. Il sistema è costantemente aggiornato perché una qualsiasi modifica apportata a una singola attività o a uno specifico flusso, comporta l’immediato aggiornamento dei bot e delle attività inerenti. Inoltre, per ottimizzare l’efficienza del processo e bilanciare il carico di lavoro tra i vari bot, interviene un sistema automatico.
I vantaggi della Robotic Process Automation e delle tecniche di automazione RPA consistono in notevoli miglioramenti in termini di accuratezza e tempi ciclo, nella riduzione a doppia cifra del tasso di errori, legati alla ripetitività delle azioni nei modelli tradizionali, e in una maggiore produttività nell’elaborazione delle transazioni, dovuta alla maggiore velocità dei software bot, oltre alla possibilità di nobilitare la qualifica lavorativa della risorsa umana, permettendole di dedicarsi ad attività più stimolanti da un punto di vista intellettuale e sollevandola da compiti noiosi e ripetitivi.
Complessivamente, tali vantaggi riguardano aspetti rilevanti della gestione delle attività aziendali, quali la velocizzazione delle valutazioni, grazie all’aggiornamento dati in tempi brevi, la riduzione dei costi e il miglioramento dell’efficienza organizzativa dei processi e della customer satisfaction, grazie a risposte automatiche in grado di fornire un supporto rapido e valido alle problematiche dei clienti. Inoltre, i bot assicurano efficienza continuativa e prestazioni costanti, potendo mantenere gli stessi standard lavorativi 24/7.
Il tasso di adozione dell’RPA è aumentato rapidamente negli ultimi anni, con un numero in continua crescita di aziende che adottano l’RPA nelle loro operazioni. A tal punto che, secondo una ricerca recentemente pubblicata dal titolo “Robotic Process Automation Market Forecast, 2022 – 2030” (https://www.globenewswire.com/news-release/2023/02/14/2608219/0/en/Robotic-Process-Automation-Market-Size-Growing-at-35-9-CAGR-Set-to-Reach-USD-25-1-Billion-By-2030.html), la dimensione del mercato globale dell’automazione dei processi robotici che nel 2021 rappresentava 1,6 miliardi di dollari, si prevede raggiungerà una dimensione del mercato di 25,1 miliardi di dollari entro il 2030, aumentando a un CAGR del 35,9% dal 2022 al 2030.
Il mercato della RPA ha registrato una crescita sostanziale negli ultimi anni, grazie alla sua capacità di semplificare le operazioni aziendali e aumentare l’efficienza riducendo i costi. La versatilità dell’RPA è ulteriormente accentuata dalla sua capacità di integrarsi con vari sistemi e applicazioni, inclusi sistemi legacy, servizi cloud e tecnologie di intelligenza artificiale (AI) e machine learning (ML). Ciò la rende una soluzione ideale per le organizzazioni che desiderano digitalizzare e semplificare le proprie operazioni. Il continuo scambio di informazioni con una piattaforma centrale o un sistema cloud, permette di aumentare l’efficienza delle singole parti meccaniche, degli impianti, e quindi dell’intero processo. La Robotic Process Automation viene, quindi, potenziata dalla digitalizzazione e la centralizzazione delle informazioni. Smart sensor e tecnologie IoT consentono il monitoraggio continuo e avanzato di asset fisici, e rendono possibile l’ottimizzazione dei processi.
Il futuro dell’RPA, verso la Robotic Process Automation “intelligente” (iRPA)
Nonostante la Robotic Process Automation sia nata con l’obiettivo primario di migliorare l’organizzazione aziendale, “liberando” le persone da task manuali ripetitivi, negli anni, questa tecnologia si è arricchita della capacità decisionale che caratterizza l’Artificial Intelligence, tanto da assistere all’evoluzione di sistemi che, “imitando” e “osservando” l’operatore, sono in grado di imparare a ripetere determinati task in autonomia, gestendo anche dati non strutturati, e di adeguarsi in modo adattivo ai cambiamenti dell’ambiente operativo all’interno del quale vengono inseriti.
Oggi, infatti, sempre più spesso, si parla di Robotic Process Automation “intelligente” (iRPA), ovvero di iperautomazione, che si annuncia come la nuova rivoluzione informatica per la gestione dei processi aziendali. L’iperautomazione utilizza l’intelligenza artificiale e il machine learning per espandere le capacità dell’RPA, permettendole di affrontare compiti molto più complessi.
È questo uno dei trend per il futuro della Robotic Process Automation.
L’IrpaAI, l’Institute for Robotic Process Automation and Artificial Intelligence (https://irpaai.com/definition-and-benefits/) definisce la RPA come quell’insieme di “tecnologie e “software robot”, afferenti all’automazione dei processi lavorativi, che possono eseguire in modo automatico attività ripetitive imitando il comportamento degli operatori e interagendo con gli applicativi informatici esattamente come fanno gli esseri umani”.
La continua crescita del mercato globale per le applicazioni RPA è in gran parte giustificata proprio dalla progressiva, ma rapida, integrazione delle tecnologie di RPA con capacità di Intelligenza Artificiale. Secondo l’ultimo report di Grandview Research (https://www.grandviewresearch.com/industry-analysis/robotic-process-automation-rpa-market), l’aumento della domanda di automazione dei processi aziendali è uno dei principali fattori che influenzano la crescente adozione della tecnologia RPA. La stessa fonte, inoltre, conferma che le aziende optano per soluzioni RPA con funzionalità avanzate integrate con le ultime tecnologie, come l’Intelligenza Artificiale (AI). Le tecnologie interconnesse massimizzano l’efficienza operativa e potenziano le capacità degli operatori umani, i software di RPA monitorano i processi aziendali con un approccio data-driven, dando vita ad un mix di automazione e intelligenza artificiale che consente una profondità di analisi e di previsione senza precedenti.
Una conferma in tal senso arriva anche dai dati pubblicati recentemente da Globe Newswire (https://www.globenewswire.com/news-release/2023/02/14/2608219/0/en/Robotic-Process-Automation-Market-Size-Growing-at-35-9-CAGR-Set-to-Reach-USD-25-1-Billion-By-2030.html) nel quale si evidenzia come la naturale versatilità della RPA venga ulteriormente accentuata dalla sua capacità di integrarsi con vari sistemi e applicazioni, inclusi sistemi legacy, servizi cloud e tecnologie di Intelligenza Artificiale (AI) e Machine Learning (ML).
Automatizzazione dei processi operativi: i vantaggi in breve
L’automatizzazione dei processi produttivi rappresenta una grande opportunità per le aziende. Tuttavia, perché il processo sia davvero efficace, è indispensabile un’attenta analisi delle operazioni coinvolte, per identificare in modo certo i margini di miglioramento e le relative opportunità di implementazione. Adottare sistemi automatizzati non è però un’attività che si improvvisa; serve una vision aziendale innovativa per attuare i cambiamenti e trasformare il proprio business. fatta questa doverosa premessa, oggi, grazie alla trasformazione digitale, è possibile automatizzare i processi nel modo migliore con strumenti sempre più efficaci e calibrati sui reali bisogni dell’azienda. I vantaggi che ne derivano sono molteplici:
- semplificazione dei processi e miglioramento dell’efficienza,
- aumento della produttività, lasciando ai robot le attività ripetitive,
- cambiamento delle mansioni del personale
- riduzione dei tempi di produzione,
- riduzione del margine di errore proprio dell’uomo e maggiore affidabilità,
- attuazione di politiche di efficienza energetica e ambientale,
- maggiore attenzione all’innovazione tecnologica.
Aumento dell’efficienza operativa
È uno dei vantaggi più immediati dell’automatizzazione dei processi operativi ed è legato alla principale caratteristica dei sistemi informativi: la possibilità di eseguire operazioni che hanno margini di ripetitività molto elevati in modo più rapido. Inoltre, grazie all’integrazione fra reparti di Information Technology (IT) e Operation Technology (OT) e infrastrutture è possibile estendere il vantaggio lungo tutta la filiera.
Migliore circolazione delle informazioni
Grazie alle operazioni automatizzate attraverso una infrastruttura IT, dati e informazioni diventano immediatamente disponibili lungo tutta la filiera aziendale. Tutti dialogano con tutto. Reparti operativi, informatici, produttivi, magazzini, sono costantemente aggiornati e connessi. Questo comporta un grande vantaggio anche per il floor shop, in particolare per i responsabili di produzione, che non dovranno più effettuare inserimenti manuali, che spesso richiedono tempo e sforzi e che in molti casi vengono evasi con tempistiche non certe.
Riduzione al minimo dell’errore umano
Eliminare o ridurre attività monotone e ripetitive solleva enormemente i dipendenti dal commettere errori dovuti a distrazione, stanchezza e affaticamento. Dopotutto, errare è umano. Cosa che non capita a robot e computer che, a differenza degli esseri umani, non si stancano né si distraggono. Per questo l’automazione dei flussi di lavoro riduce notevolmente il rischio di errore umano.
Contenimento dei costi
Maggiore efficienza, riduzione dei colli di bottiglia e miglioramento della produttività degli operatori portano a un considerevole efficientamento delle operazioni, con una significativa riduzione del costo finale della merce o dei servizi, e conseguente possibilità di alzare la marginalità o aumentare la competitività sul mercato.
Per contattare la redazione di Innovareweb :
Via Spadolini 7, 20141 – Milano
Tel. +39 02 864105