Webinar – Alla luce dei dati Ucimu – Sistemi per Produrre relativi agli ordini di macchine utensili nel primo trimestre dell’anno, alcuni protagonisti del comparto hanno espresso la loro opinione durante il webinar dal titolo “Macchine utensili: ripartono gli investimenti nel 2021” organizzato da Quine – Divisione Meccanica
di Fabio Chiavieri
Dopo mesi di grande difficoltà, il primo trimestre 2021 fa tornare il sorriso ai costruttori di macchine utensili. I dati resi noti da Ucimu – Sistemi per Produrre relativi a questa prima parte dell’anno, infatti, rilevano un incremento degli ordini del 48,6 % rispetto allo stesso periodo del 2020. Il mercato domestico, in questa crescita, fa la parte del leone segnando un + 157,9% rispetto al primo trimestre dell’anno precedente. Sul fronte estero, gli ordini sono cresciuti del 30,5% rispetto al periodo gennaio-marzo 2020. È tutto oro ciò che luccica? Probabilmente no, come ha espresso la presidente di Ucimu, Barbara Colombo che, seppure riconoscendo la bontà di questi risultati, sottolinea che “gli incrementi rilevati vanno ben ponderati: essi, infatti, si confrontano con i risultati messi a segno in un periodo, quello della prima parte del 2020, davvero difficile perché, di fatto, dalla fine di febbraio ci siamo trovati a dover fronteggiare i primi effetti della pandemia internazionale.”
A dire il vero, il mercato interno già a fine 2020 aveva iniziato a dare segni di risveglio e ora sta approfittando delle misure di incentivo agli investimenti in nuove tecnologie di produzione previsti dal Piano Transizione 4.0. In generale, il mondo sta riprendendo a fare investimenti in nuove macchine utensili e in nuovi sistemi di automazione sebbene permanga l’impossibilità di sfruttare le opportunità che alcuni mercati offrono a causa del persistere delle limitazioni alla mobilità delle persone.
Questo è, in estrema sintesi, il quadro che si presenta in questo momento agli occhi del mondo. Ma cosa ne pensano i diretti interessati? Ecco quanto emerso durante il webinar organizzato da Quine.
«Ci riconosciamo pienamente nei dati dell’Associazione – dice Alberto Tacchella, Direttore generale di Danobat Italia durante il webinar. L’aumento degli ordini interni può sembrare molto elevato, quasi esagerato, ma dobbiamo rapportarlo al primo trimestre 2020 che è stato il momento schock della pandemia. Abbiamo avuto l’ennesima conferma che quando c’è incertezza, qualsiasi sia la causa, la prima risposta del mercato è quella di bloccare tutti gli investimenti. Questa situazione si è prolungata almeno fino alla scorsa estate. Alla fine del 2020 c’è stata la ripartenza di tutti i progetti e da inizio 2021 la chiusura degli ordini. Il mercato sta dando dei segnali di fortissima ripresa per cui per quanto riguarda i mesi a venire ci sono delle prospettive molto interessanti che faranno del 2021 un anno ricco di soddisfazioni. La pandemia ha portato alla luce anche la problematica legata alla reperibilità della componentistica, non solo per i costruttori di macchine ma anche per i clienti. Un settore che è stato particolarmente colpito è il settore dell’automitive, nel momento in cui abbiamo visto saltare in aria il concetto della produzione di automobili quasi su commessa.»
Conferma lo stesso concetto sopra espresso Sergio Baroni, Sales & KAM DMG MORI Italia.
«Abbiamo chiuso con il 2020 in crescita e già agli inizi del 2021 abbiamo verificato una crescita importante che ci allinea ai risultati del 2019, anno con cui preferiamo parametrarci. Il trend è proseguito anche nel mese di aprile tanto che siamo ottimisti anche per i mesi a venire. Le richieste del mercato sono in forte crescita ma, soprattutto, stiamo osservando da parte dei clienti la volontà di pensare progetti a lungo termine. A fonte di questa ripresa, devo però sottolineare la grossa difficoltà di reperire materie prime: tornitura da barra e metal casting stanno vivendo le situazioni più critiche sotto questo profilo.»
Anche per Daniele Bologna, Direttore operativo di Hermle Italia, dopo un 2020 molto sofferto, il 2021 si è aperto all’insegna di un cambio di tendenza: «Un cambio che già si era intravisto a novembre dello scorso anno, proseguito in maniera decisa in questi primi mesi del 2021, non solo con la ripartenza di vecchi progetti, ma anche di nuovi e a lungo termine. Quindi attualmente il mercato è sicuramente vivace e questo ci fa ben sperare per i prossimi mesi.»
Il parere di un produttore di software produttivi legati alla macchina utensile viene offerto da Stefano Simonato di Hexagon Production Software che, in buona sostanza, conferma quanto sopra affermato dai costruttori di macchine: «il trend positivo di questi primi mesi, sia con riferimento al 2020 ma, soprattutto, al 2019, ci rende molto ottimisti per i prossimi mesi. Come produttori di software abbiamo risentito in maniera molto limitata dei cali produttivi dei nostri clienti, sia perché parliamo di un tipo di investimento diverso rispetto all’acquisto di una macchina utensile, sia perché c’è voglia da parte dei nostri utilizzatori di implementare le nostre soluzioni proprio quando c’è un calo produttivo.»
Anche Monzesi preferisce comparare i dati presentati da Ucimu con quelli del 2018 e 2019, vista la poca consistenza dell’anno scorso caratterizzato dalla pandemia.
«Ci siamo accorti – dice Riccardo Pessina, General Manager di Monzesi – che nei primi quattro mesi di quest’anno abbiamo fatto + 41% di raccolta ordini e circa +20% di raccolta offerte rispetto al 2018, un incremento notevole influenzato anche dell’apertura della nostra filiale in Cina. Il problema più grosso, in questo momento, è la carenza di materia prima.»
Anche Soraluce conferma l’aumento degli ordini nel primo trimestre 2021, sebbene, a livello globale, sia a macchina di leopardo. Spiega Silvia Alducci assistente di Direzione della filiale italiana: «non tutti i paesi hanno investito allo stesso modo. In Italia hanno sicuramente dato una spinta gli incentivi legati a Industria 4.0, il credito d’imposta e la lege Sabatini. Soraluce ha segnato un incremento esponenziale delle vendite in questi primi mesi dell’anno con risultati trasversali su tutti i settori merceologici. Rimane un problema legato alla mobilità internazionale che porta un grande calo di produttività: basti pensare a quanto tecnici trasfertisti rimangono bloccati negli hotel per rispettare le quarantene imposte dalle autorità dei vari paesi.»
Uno sguardo ai settori di sbocco
Non tutti i settori hanno ripreso a investire allo stesso modo, vuoi perché la crisi economica causata dalla pandemia ha eroso la forza di risorgere da parte di molte realtà imprenditoriali, vuoi perché non necessariamente tutti i comparti industriali hanno bloccato gli investimenti nel corso del 2020.
Dice Alberto Tacchella: «Per le nostre applicazioni in particolare, il settore oleodinamico ìe tutto ciò che è legato alle movimentazioni oleodinamiche sta investendo moltissimo, così come il settore della Mobilità – sebbene in modo non proporzionato a quanto se ne parla –, il settore Ferroviario e quello Aeronautico. Purtroppo, il comparto Automotive nel suo complesso continua a soffrire di quella crisi di identità, iniziata nel 2019, dovuta a questa forte spinta politica sulla mobilità elettrica e ibrida.»
D’accordo su questa disamina del settore Automotive è Sergio Baroni: «in effetti le scelte strategiche che hanno puntato tutto o quasi sull’alimentazione elettrica delle automobili hanno subito una brusca frenata. Le case costruttrici stanno rivedendo i loro piani. Nonostante questo, i progetti più importanti che DMG MORI sta raccogliendo sono ancora legati a questo settore che, diversamente da ciò che si poteva immaginare vista anche la crisi dei consumi, è tornato a investire su alcuni progetti a inizio di quest’anno. Nei prossimi mesi vedremo cosa succederà: di certo le case automobilistiche dovranno prendere una strada definitiva che non è detto sia l’elettrico. Oltre al settore Automotive ci sta dando molta soddisfazione quello della tornitura da barra e il comparto Energia con nuove turbine di derivazione aeronautica.»
«Abbiamo notato una crescita trasversale in tutti i settori in cui Hermle è presente con i propri prodotti: packaging, medicale, oleodinamica, racing ecc. – dice al webinar Daniele Bologna. In particolare, devo evidenziare che il comparto degli stampi copre ben il 38% degli ordini raccolti in questi primi mesi del 2021. In Italia, abbiamo accusato meno la crisi del mercato automotive, mentre la nostra casa madre tedesca ha risentito in misura maggiore tenendo conto del fatto che un terzo dei contoterzisti in Germania lavora per questo settore.»
«Con riferimento ai prodotti che abbiamo in portafoglio, tra i settori che hanno avuto più incremento in questo primo trimestre segnalo il mondo della produzione e progettazione degli stampi per plastica e componentistica in generale, meno per il settore Automotive – sottolinea Stefano Simonato ai partecipanti al webinar. Nell’area della produzione di parti meccaniche, alcuni nostri prodotti, in particolare e Edgecam ed Esprit, hanno raggiunto ottimi risultati soprattutto nei settori Areospace, Energia e del terziario.»
Per Monzesi, i campi merceologici più interessanti sono la fabbricazione dei cuscinetti indirizzati prevalentemente al settore Ferroviario, l’Oleodinamica, il Medicale ecc.
«Tuttavia – dice Riccardo Pessina al webinar – devo sottolineare che abbiamo avuto un incremento esponenziale di raccolta di offerte, in buona parte tramutati in ordini, di impianti chiavi in mano per la rettifica di barre da 6-12 metri in ogni parte del mondo. L’Automotive è potenzialmente molto interessante ma attualmente è ancora troppo altalenante a causa dei motivi citati in precedenza.»
Soraluce produce fresatrici, alesatrici, centri di tornitura verticale di dimensioni medio grandi: «Il settore che più di tutti ha investito in nuove macchine utensili in questi primi mesi è quello dei Beni strumentali, seguito dalla Meccanica Generale – dice Silvia Alducci. Va sottolineato però che i nostri clienti sono soprattutto aziende che effettuano lavorazioni contro terzi per svariati settori industriali. Una parola va spesa anche per il settore Energetico: abbiamo riscontrato una ripresa degli investimenti in particolar modo per la produzione di energia idroelettrica.»
Per rivedere il webinar: Macchine utensili: ripartono gli investimenti – YouTube
Giornalista-pubblicista freelance con oltre 25 anni di esperienza come redattore e responsabile di redazione di riviste tecniche specializzate nel settore della Meccanica. È direttore tecnico de L’Ammonitore