Si è trattato di una giornata mirata a informare le PMI circa i nuovi scenari, le idee di frontiera e i servizi attivi in Lombardia per il sostegno all’innovazione. Un’occasione unica di ragionare sull’applicazione della creatività nelle PMI, come motore per risparmiare e vendere di più. E la coerenza è stato il tratto fondamentale dell’incontro: l’innovazione ne permeava, infatti, ogni cellula.
Nuovi i contenuti: il convegno ha visto alternarsi numerosi relatori (con oltre 20 relatori tra blogger, imprenditori, esperti dei cosiddetti megatrends e creativi) con il ricorso a un format inedito e a moderne metodologie di esposizione e comunicazione come la proiezione di diapositive e filmati, lo stimolo olfattivo e tattile, la navigazione in tempo reale nei siti e nei profili dei relatori sui maggiori social network, la brevità e l’incisività degli interventi, la possibilità per i partecipanti di provare in diretta gli strumenti di condivisione on line (gli interventi sono stati pubblicati su un blog in lieve differita: in pratica si vedeva comporre il pezzo sull’intervento appena concluso, mentre parlava il successivo relatore), nuove apparecchiature portatili (tablet e smartphone) e nuove metodologie come RFID e QRCODE e perfino dei veicoli elettrici a 2 e 4 ruote.
Nuovo anche l’approccio, diretto, informale, interattivo e multimediale.
Nuova, o almeno poco diffusa, l’attenzione verso la riduzione dell’impronta ambientale dell’evento, che si è esplicitata in piccoli atti come la consegna di carta per appunti riciclata, il trasporto dei partecipanti eseguito con un pulmino elettrico e in spunti come il pranzo “a chilometro zero” a base di prodotti del territorio varesino, ed è stata ufficializzata con l’adesione al progetto “Green meeting experience” di Varese Conventions & Visitors Bureau.
E nuovi sono stati soprattutto molti dei temi trattati, accomunati dall’intento di far comprendere alle PMI come sia necessario anticipare e capire il cambiamento, per essere preparati a gestirlo e a sfruttarlo. Come sia importante essere orgogliosi delle proprie dimensioni, della flessibilità e della capacità di “lavorare in branco”, emulando i piccoli mammiferi che sopravvissero all’estinzione dei giganteschi dinosauri. Come internet, i suoi sotto-prodotti (i già citati strumenti di condivisione, ma anche le applicazioni di cloud computing) e i sistemi telematici portatili agevolino le relazioni tra singoli e tra PMI, allo scopo d’incrementare la crescita aziendale, accelerare i tempi di reazione alle crisi e sfruttare la passione degli italiani per la rete (con quasi 27 milioni di navigatori, siamo tra i più attivi al mondo assieme ai giapponesi). Come il pensiero laterale possa agevolare il cambiamento, ma solo se l’azienda è consapevole dei freni psicologici all’innovazione, se permette un minimo di devianza dai comportamenti convenzionali, è pronta (o è costretta) a rischiare ed è consapevole che talvolta occorra rimescolare le carte e cambiare le regole del gioco.
I partecipanti, imprese di Varese ma anche ticinesi e milanesi, hanno apprezzato l’evento organizzato daCamera di Commercio di Varese, Innovhub, Camera di Commercio di Milano e QUESTIO Regione Lombardia.
Un unico appunto riguarda lo scarso peso riservato alla finanza aziendale, con solo qualche riferimento ai sistemi di pagamento detti NFC. Le mutazioni radicali sovente implicano impegni monetari che superano la capacità di autofinanziamento delle imprese, soprattutto di quelle di piccole e medie dimensioni. In una giornata di full immersion nell’innovazione, ci si poteva dunque attendere una certa attenzione alle fonti cui le PMI potrebbero teoricamente accedere per conseguire i loro obiettivi di sviluppo. Ma è possibile che questa disattenzione risalga a un motivo inconscio: gli strumenti di finanza innovativa sono nella pratica poco disponibili per le PMI italiane come dimostrano, ad esempio, le statistiche relative al private equity, e al venture capital, l’assenza di veri finanziamenti partecipativi e l’asfissia della Borsa milanese.
In sintesi, Inno2Days è stata una densa giornata, feconda di stimoli, idee, esperienze e… relazioni dirette. Perché anche nell’era del Web 2.0 una stretta di mano avvicina molto più di qualsiasi messaggio virtuale.
Guidalberto Gagliardi
Equity Factory SA
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