Nell’ambito della fiera Solarexpo per le energie rinnovabili, tenutasi a Verona nella prima decade dello scorso maggio, ha avuto luogo un convegno molto particolare. Erano presenti circa 200 persone fra imprenditori, tecnici, professionisti e persone interessate agli argomenti trattati. Non ci sarebbe stato niente di particolare in un convegno che ha trattato temi inerenti l’energia, l’efficientamento energetico degli edifici, di green economy e di soluzioni per il futuro. Certamente il Solarexpo era l’ambito giusto! Ma quello che ha reso speciale il convegno è che si è parlato di decrescita felice e degli aspetti metodologici, tecnologici e sociali connessi e che a parlarne sono stati soprattutto degli imprenditori.
La scaletta prevedeva infatti una apertura da parte di Mancini Giordano, che ha trattato di come l’intrecciarsi delle crisi finanziaria, economica, sociale e ambientale rende impossibile una soluzione con il modello socio-economico-industriale attuale. Poi è stata la volta di Maurizio Pallante, presidente e fondatore del Movimento per la Decrescita Felice che ha trattato di debiti pubblici e di crisi economica e di come le storture insanabili di un modello schiavo del PIL possano essere sanate dalle soluzioni della Decrescita Felice. E’ seguito un interessante intervento tecnico da parte di Valter Menghini della Cassa Depositi e Prestiti che ha descritto i fondi a supporto dei cambiamenti climatici, ovvero il Fondo Kyoto e EEEF.
A questo punto sono iniziati gli interventi del blocco degli imprenditori. Ha iniziato Mauro Sarotto di Cuneo, presidente del Sarotto Group, che ha parlato di filiera corta e di km zero nella bioedilizia e di come si può lavorare con successo in edilizia radicandosi nel territorio e utilizzando prevalentemente le risorse locali. Poi è seguito l’intervento di Marcello Grassi di Gambettola, che ha raccontato la sua esperienza di piccola impresa ecologica ed economica. Nella sua azienda “Il Ciclo Velò”, Grassi ha messo in opera una serie di accorgimenti per l’efficienza energetica, il recupero delle acque piovane, l’autoproduzione energia ed altro ancora. Poi Tiziano Tanari di Bologna ha illustrato come nella sua officina di Ostra Vetere nelle Marche sia riuscito a trovare soluzioni di successo per non de localizzare e per rilanciare esperienze, soluzioni e proposte per un nuovo modello di piccola impresa nell’Italia della crisi.
A completamento del blocco degli imprenditori è intervenuto Pierluigi Perinello della Astorflex di Castel D’Ario, il quale ha parlato di “Ragioniamo con i piedi” un progetto di successo per la produzione di scarpe ecologiche che ha portato alla trasformazione dell’azienda manifatturiera.
L’ultimo intervento prima del dibattito finale è stato tenuto da Fabio Salviato di Banca Etica che ha fatto un intervento dal titolo emblematico: “Finanza etica e decrescita per superare la crisi”, ovvero il ruolo e le proposte della finanza etica per uscire dalla crisi e dare vita ad una nuova economia al servizio dell’uomo e dell’ambiente.
Lungo ed animato è stato il dibattito alla fine degli interventi dei relatori. Molti imprenditori hanno voluto fare domande e confrontarsi con le soluzioni proposte. In sala erano presenti anche tre consiglieri appena eletti al Comune di Verona e sono stati forse quelli più interessati alle soluzioni proposte dal Movimento della Decrescita Felice e dagli imprenditori presenti. E’ emerso con grande evidenza come gli interessi e le proposte della piccola e media impresa, orientata all’efficientamento energetico ed al risanamento del territorio, fossero perfettamente in linea con gli interessi delle persone e delle amministrazioni impegnate ad individuare nuovi soluzioni per i tempi di crisi. Lo stesso non si può dire delle grande imprese, poco legate ai territori e quindi pronte a de localizzare ed interessate a grandi opere in grado di produrre poco valore e poca occupazione.
Da questa importante esperienza è nato un Manifesto-Appello rivolto alla politica che è stato già firmato da più di 50 imprenditori e condiviso da moltissime altre persone. Il documento parla di priorità e di soluzioni praticabili nell’immediato per risolvere molti dei problemi che ci affliggono, in particolare i problemi di bassa occupazione. I dati a supporto delle tesi proposte sono inconfutabili. Speriamo adesso che ci siano le “orecchie giuste” pronte ad ascoltare e a dare gambe e respiro alle nostre proposte.

Per contattare la redazione di Innovareweb :
Via Spadolini 7, 20141 – Milano
Tel. +39 02 864105