Il webinar sull’innovazione di Gefran pensato per rappresentare il viaggio figurativo di un’idea nel contesto di INNOWAY.
di Patrizia Ricci
Il 26 ottobre Gefran, la multinazionale italiana specializzata nella progettazione e produzione di sensori, strumentazione per il controllo di processi industriali, azionamenti elettrici e sistemi per l’automazione, ha organizzato il webinar “Innovazione sotto pressione”, nel corso del quale sono stati presentati esempi concreti di innovazione aperta, progetti e imprese straordinarie nel contesto di INNOWAY, la challenge “Smart processes for a smarter factory” lanciata nell’ottobre 2019 a laureati e laureandi attraverso il portale Open Innovation di Regione Lombardia, con cui l’azienda mette a disposizione budget, risorse e know-how per trasformare un’idea innovativa in un progetto concreto. Per rafforzare ulteriormente il legame tra l’azienda e il mondo universitario Gefran ha sviluppato una modalità di interazione con gli studenti completamente nuova, INNOWAY, l’incubatore di innovazione di Gefran, una vera e propria experience nata per valorizzare tutto quello che è “oltre” alla tecnologia e andare “oltre” il prodotto, “oltre” la risposta alle esigenze delle aziende, con una visione prospettica del mercato di domani: BEYOND TECHNOLOGY è l’essenza di Gefran. “Con INNOWAY, lavoriamo insieme agli studenti per un futuro che è il nostro presente, ha dichiarato Maria Chiara Franceschetti, Presidente di Gefran. Questo webinar ci offre un momento di condivisione di conoscenza che possa ispirare tutti noi perché gli studenti di oggi saranno i prossimi interpreti di una crescita sostenibile, dell’evoluzione del mondo in cui viviamo verso il futuro che avranno il coraggio e l’ambizione di costruire”. L’evento in streaming è stato moderato da Claudio Belotti, Executive Coach e Master Trainer, ed ha visto la partecipazione di Giorgio Metta, Direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia e membro del Consiglio d’Amministrazione di Gefran, e Paolo Nespoli, astronauta, ingegnere e astrofotografo, con esempi concreti di innovazione aperta e di imprese straordinarie. Metta ha presentato “iCub, the RobotCub project” che ha consentito di realizzato un robot umanoide dotato di caratteristiche molto particolari, progettato specificatamente per supportare la ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale (AI). Si tratta di una delle poche piattaforme al mondo con pelle sensibile su tutto il corpo in grado di interagire con l’ambiente. IIT coordina il progetto e supporta l’evoluzione di iCub dalla piattaforma di ricerca attuale, fino alle applicazioni commerciali del prossimo futuro. Il gruppo di ricerca dell’IIT prevede un approccio a 360° affrontando il progetto dal punto di vista dello sviluppo meccanico, delle fonti energetiche, della elettronica avanzata (es. neuromorfica), dello sviluppo di sensori (sia tattili che visivi), della creazione di middleware, del controllo e degli algoritmi per l’intelligenza artificiale. Paolo Nespoli ha spiegato quanto conta il sentirsi parte di un progetto condiviso, la comunione di obiettivi e di scopo per fare innovazione di successo. Fare squadra, partecipare tutti al raggiungimento di un obiettivo comune, lavorare sotto pressione, commettere errori ed imparare da questi è essenziale per fare innovazione. Questa è la cifra di Gefran. “L’evento – ha concluso Marco Svara, CTO di Gefran – ha rappresentato il viaggio figurativo di un’idea. L’idea nasce dalla sfida che Gefran rivolge agli studenti, cresce confrontandosi con nuove tecnologie, come l’Intelligenza artificiale e l’Internet of Things, compete con altre idee e raggiunge obiettivi ambiziosi, come la Luna. Gefran è orgogliosa di accogliere le migliori idee che provengono dal mondo accademico e affiancarsi a studenti e ricercatori per portarle al loro pieno potenziale. Come direbbe JFK, Gefran lo fa non perché sia semplice ma perché è una sfida difficile che tira fuori il meglio di noi”.
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