Si sono presentati per la prima volta insieme e hanno occupato dal 29 gennaio al 1 febbraio 2014 l’intera Fiera di Pordenone: SAMUMETAL, 17^ Salone delle tecnologie e delle macchine per le lavorazioni dei metalli, SUBTECH 11^ Salone della subfornitura metalmeccanica e SAMUPLAST, 11^ Salone delle materie plastiche, le uniche manifestazioni in Italia nell’anno in corso per i settori di riferimento.
Questi i numeri di un evento fieristico di portata internazionale che per 4 giorni ha catalizzato l’attenzione di un settore di riferimento per l’economia dell’intera nazione e che non ha deluso le aspettative: 25.000 mq. occupati, 400 le aziende direttamente espositrici con 600 marchi rappresentati (500 nel settore della meccanica, 100 in quello della plastica) presenti costruttori di rilevanza internazionale provenienti da tutta Italia e da Germania, Svizzera e Austria. A fine manifestazione sono stati oltre 15.500 i visitatori registrati con un incremento del 27% rispetto all’ultime edizioni: imprenditori e manager di aziende del comparto meccanico e plastico che cercano alla Fiera di Pordenone offerte e proposte per rinnovare o ampliare gli impianti tecnologici della propria produzione o subfornitori per parti di prodotto finito. Nel 2014 i visitatori esteri sono stati il 28% provenienti da 18 nazioni (Slovenia, Croazia, Austria, Germania soprattutto).
Questo risultato viene letto come un messaggio molto incoraggiante per le categorie economiche coinvolte dalla manifestazione ma anche per il territorio e le istituzioni che attendevano proprio da questo evento indicatori di ripresa tanto attesi. Si è respirato un clima di forte ottimismo alla Fiera di Pordenone che per 4 giorni si è trasformata in una grande fabbrica di lavorazioni metalmeccaniche e plastiche con centinaia di macchine operative negli stand. E proprio qui a Pordenone, nel cuore del Nordest e in posizione privilegiata per aver accesso ai mercati dell’Est Europa, si sono create quindi le condizioni ideali perché avvenga l’incontro tra domanda e offerta in questi due settori trainanti per il manifatturiero made in Italy: da una parte i produttori e distributori di macchinari, tecnologie, utensili per il settore della metalmeccanica e le aziende di subfornitura, dall’altra le aziende metalmeccaniche alla ricerca di partner progettuali e fornitori di know how tecnologico. E ancora da una parte il mondo dello stampaggio e dall’altra quello delle aziende manifatturiere che utilizzano componenti tecniche e parti di materie plastiche nella realizzazione dei loro prodotti.
Tutti i soggetti che compongono il percorso dell’innovazione di prodotto, di processo e d’azienda nella filiera delle macchine utensili erano presenti alla Fiera di Pordenone e proprio dai Saloni tecnologici di Pordenone Fiere sono giunti segnali non solo economici sull’andamento del mercato ma anche tecnologici sulle novità del settore. Quello che sembra emergere analizzando le aziende presenti, le loro scelte strategiche e i loro trend economici è la nascita di un nuovo paradigma di impresa che potrebbe sostituire nel tessuto economico del Nordest il vuoto lasciato dai grandi gruppi industriali che stanno vivendo momenti di grande difficoltà forse senza ritorno. Piccole imprese, ad alto contenuto tecnologico, fortemente internazionalizzate e molto flessibili: sono questi gli esempi di successo di tanti espositori di Samumetal, Samuplast e Subtech.
Innovazione è la parola d’ordine per le aziende espositrici che hanno portato in fiera alcune delle ultime novità per il settore. Molti gli investimenti in ricerca e sviluppo all’interno degli settore della subfornitura che si sono concretizzati nella nascita di nuovi prodotti utilizzati come materia prima per la realizzazione di componenti e prodotti finiti. Un esempio è il carbonio, leggero, indistruttibile, resistente alle temperature, da tempo utilizzato per occhiali, accessori e utensili vari, viene proposto dall’azienda Sita Compositi ora anche per finiture nel settore dell’arredamento, dell’edilizia e del riscaldamento.
L’innovazione alla Fiera di Pordenone si esprime anche attraverso nuovi modelli di logistica. All’interno di alcuni stand è possibile vedere macchinari alti anche 2 piani. La parte superiore è adibita a magazzino automatico per contenere gli utensili necessari alla macchina stessa nelle diverse lavorazioni. Flessibilità di utilizzo, risparmio di tempo e di spazio sono i vantaggi di questa tecnologia.
Si può fare innovazione anche attraverso la ricerca di una nuova forma di aggregazione tra aziende. Le reti d’azienda sono il modello di successo per le piccole media aziende, sulla base dei risultati di un importante convegno che si è tenuto alla Fiera di Pordenone, perché offrono un duplice vantaggio: da un lato permettono alle imprese di costruire rapporti stretti a livello locale in grado di alimentare e innovare il saper fare proprio di un territorio (reti corte), dall’altro offrono la capacità e la massa critica per intercettare i mercati internazionali (reti lunghe).
Flessibilità è la seconda parola chiave soprattutto nel settore delle materie plastiche dove gli impianti “commodity”, ossia standardizzati, hanno perso quote di mercato a favore dei macchinari flessibili, costruiti per poter realizzare prodotti tecnici fortemente personalizzati , molto diversificati, numericamente frazionati in termini di lotti produttivi e soprattutto tecnologicamente impegnativi. Un esempio di questo trend viene da FRIUL FILIERE SPA, dinamica azienda con sede a Buja (UD), che ha esposto al proprio stand una linea di estrusione sulla quale sono state fatte dimostrazioni di lavorazione di un profilo in materiale composito FFC™. La materia prima utilizzata è un brevetto dell’azienda stessa e consiste in una miscela di materiale termoplastico e fibra naturale espansa (quindi alleggerita) che rende i profili estrusi più leggeri, economici ed ecologici, migliorandone anche le caratteristiche fisico-meccaniche (come l’assorbimento d’acqua molto ridotto o la resistenza). Le applicazioni sono diverse: dall’edilizia e costruzioni, all’automotive, all’arredamento, fino alle energie rinnovabili.
Innovazione di prodotto, di processo, ma anche d’azienda: è questa la ricetta anticrisi che viene dagli espositori di Samumetal Samuplast e Subtech.
Il successo dei Saloni tecnologici di Pordenone Fiere coinvolge anche i soggetti che hanno collaborato per rendere ancora più ricca e l’offerta di questa edizione di Samumetal e Subtech: il Centro Regionale della Subfornitura del Friuli Venezia Giulia, l’Unione Artigiani di Padova che ha scelto ancora una volta Subtech per presentare 30 aziende del comparto subfornitura metalmeccanica, COMET Distretto della Componentistica e Termoelettromeccanica, uno dei tessuti produttivi in cui più forte è il fermento in questo momento nella provincia di Pordenone, che sarà rappresentato a Subtech da 53 aziende produttrici di componenti e semilavorati. Un grande plauso va all’UPA-Unione Artigiani di Padova che ha realizzato un collettiva con oltre 30 aziende della subfornitura metalmeccanica.
I padiglioni di Pordenone Fiere resteranno chiusi nel mese di febbraio per cambiare completamente scenario e trasformarsi da fabbrica a giardino: prossima manifestazione in programma Ortogiardino dal 1 al 9 marzo 2014.
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