Volendo dar seguito, con alcune precisazioni, a quanto esposto nei precedenti interventi, cercherò di approfondire meglio alcuni dei concetti esposti per definire un percorso coerente.
Occorre tuttavia essere consapevoli ed accettare l’idea che l’attuale crisi è strutturale e non solo congiunturale e conseguentemente uscirne vorrà dire riposizionare il rapporto individui, società, consumi e sviluppo, non che il concetto competitivo di ogni sistema territoriale.
Per l’Italia, già gravata da almeno una ventina di gap sociali, strutturali e concorrenziali rispetto ai principali competitors, questo comporterà un nuovo schema di dinamica socio-economica e contro l’emergenza determinata dalla crisi globale, servirà una risposta connessa all’eccellenza del valore/prodotto, con la capacità di restituire “unicità differenziata e vocativa” a ciò che la riproducibilità Mobdro Download industriale (economie di scala e standard) ha fatto smarrire ai manufatti realizzati, in modo seriale, in ogni angolo del Pianeta, solo sulla base dei costi standard e della loro mancata “esternalizzazione”in chiave energetica, sociale ed ambientale.
Per il nostro contesto civile poi, sarà necessario il superamento del cortocircuito triangolare albagia,apatia,anarchia, che caratterizza il nostro “establishment dominante”(non solo quello politico) e non purtroppo classe dirigente, che ha tanta presa su gran parte dei cittadini, inducendoli a comportamenti imitativi, conformistici,furbeschi e al “familismo amorale”.
Infatti da noi, l’implosione del collettivo e l’assenza di senso civico, transitano attraverso il tentativo di essere diversi da ciò che si è (culto dell’apparenza e della visibilità), dal rifiuto della comprensione del nostro passato e dalla ricerca dello “scimmiottamento”di altre culture (mode!) e modelli politico/relazionali e sociali (federalismo, dialetti, managerialità di superficie, modernismo senza modernità).
Manifatturialmente questo determinerà la realizzazione di prodotti caratterizzati dalla bellezza che da un senso di ulteriore caratura di dignità a quanto realizzato, allungando il ciclo di vita dei beni oltre l’obsolescenza della tecnologia e li arricchirà di fascino emozionale che è gusto, versatilità, essenzialità, equilibrio,eleganza e funzionalità che sono i componenti fondanti, con l’entusiasmo e l’empowerment dell’eccellenza moderna.
Infatti il nostro “genius loci”si sostanzia nella capacità di coniugare l’esperienzialità del saper fare artigianale con l’impiego delle tecnologie e dell’informatica, nel corretto, dialettico ed armonioso clima aziendale (cooperazione competitiva tra capitalismo individuale e lavoro), nell’equilibrio, da ricostruire, tra l’ambiente che circonda l’impresa ed il senso di comunità allargata che sinergizzava, nel passato, produzione e territorio, determinandone identità, tipicità ed appartenenza rivisitata (senso di integrazione con la “collettività”).
Tra le caratteristiche del nostro modo di lavorare sono da evidenziare : l’accuratezza nella realizzazione e nell’assemblaggio dei componenti, spesso personalizzati sulle specifiche aspettative del cliente, l’originalità dell’engineering, l’abilità nella soluzione ed articolazione di problematiche particolarmente complesse, che sono risolte con genialità, semplicità e differenziazione.
Siamo tra i pochi, se non i migliori, nell’affrontare, in modo articolato e con l’impiego di risorse localizzate e definite, progettualità processuali, adattandole a specifiche realizzazioni che richiedono cura dei dettagli ed eleganza riconoscibile dei particolari costruttivi che sanno essere esteticamente anche accattivanti.
Se questi elementi possono diventare veri “fattori produttivi”,allora le nostre potenzialità inespresse (talenti) torneranno ad essere,come nel nostro recente passato (anni del boom), occasioni di sviluppo che permetteranno alla corsara fregata italica, di competere contro i colossali vascelli asiatici, con prodotti e servizi ad alto valore di riconoscibilità accettata.
E’ quindi nell’equilibrato e sorprendente rapporto tra forma e funzione,tra bello e fruibile che si manifesta il vero fondamento dei nostri prodotti migliori (design) che traggono spunti dalla formidabile organizzazione civica Romana, dalla raffinata passione estetica dei Bizzantini, dall’accumulo di saperi del medioevo, dalla genialità rinascimentale,dall’operosità Veneziana,dal radicamento alla terra delle popolazioni meridionali (ibridate dai Greci,Punici,Arabi,Normanni,Svevi,Spagnoli) e dal trasversalismo (due capitali: Pavia al nord,Benevento ad sud) dei Longobardi.
E’ questo il valore qualitativo del nostro passato, unito al gusto del lavoro “ben fatto” ed alla gratificazione sociale che comporta; da non rimuovere, pertanto, per far si che alimenti il nostro futuro e ridia un nuovo impulso ad una mobilità sociale ascensionale che negli ultimi trenta anni si è bloccata, paralizzando il progresso civile ed economico del Paese.
Pertanto è nel nostro substrato antropologico che si radica una cultura,una mentalità ed un modo di produrre oggetti che è pre-economico (prevalenza del capitalismo individuale e famigliare), più estetico che responsabile e consapevole, più personale e localizzato che collettivo e diffuso, antiquariale (nel senso che si ricollega al nostro passato di arte e bello diffusi ed integrati nel paesaggio) ed inventivo al contempo Mobdro App for PC e per questo così instabile,fragile e difficilmente replicabile, se non in particolari momenti e circostanze, anche su curve di esperienza o economie di scala generalizzabili.
Questa è la nostra inventività, alimentata da creatività millenaria che trae origine dalla tradizione e dal territorio, solcato da continue migrazioni, che lo hanno contaminato con continuità e con la dignità di milioni di “stranieri”che lo hanno percorso nei secoli.
Da qui si può ripartire per ripensare anche ad innovazione di prodotto, processo e mercato che sia sommatoria incrementale (step by step) ed anche di ricerca specifica, con l’obbligo di scelte mirate su definite priorità operative e strategiche.
La soluzione non sta quindi solo nell’incremento di finanziamenti pubblici“a pioggia”, privi di finalità ed occasionali, ma in un vero progetto sistemico e continuativo nell’elargizione delle risorse, allargato a tutti i portatori di interessi, fondato su individuazione di percorsi definiti e delimitati ed all’interno di parametri che vedano nel concreto, nell’essenziale, nel duraturo, nel riutilizzabile, nell’elegante e nell’ energeticamente sostenibile gli elementi portanti.
Ruolo quindi centrale per tutti quei manufatti in grado di minimizzare il consumo dell’energia e dell’impatto sull’ambiente lungo tutta la filiera (lead time) sia in fase di ideazione, che di produzione che di distribuzione che d’impiego, con anche obbligo di riutilizzo, a fine ciclo di vita, grazie alla piena riciclabilità di tutti i componenti.
Quindi l’energia rinnovabile e pulita, come target di sviluppo e condizione essenziale per la produzione ed il consumo di quanto occorre per vivere bene ed in sintonia con l’ambiente, che dovrà essere con il risparmio, la conservazione delle risorse naturali e l’efficienza della distribuzione e dell’utilizzo, l’ elemento fondante ed il “motore” di ogni progetto aziendale e soprattutto sociale, per la realizzazione dei prodotti e servizi unici e riconoscibili, all’interno di quella specializzazione settoriale internazionale della produzione (tassonomie di Pavitt) dove siamo collocati (prodotti e servizi per la persona e la casa e macchine ed impianti che li realizzano).
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