
In questa occasione il vicepresidente Šefčovič ha dichiarato: “La strategia dell’UE per la regione del Danubio ha lo scopo di stimolare la crescita e l’occupazione in quest’area, mediante miglioramenti nell’elaborazione delle politiche e nei finanziamenti. La scienza può dare un aiuto realmente efficace, fornendo ai responsabili politici dati basati su elementi concreti che li aiutano a operare scelte consapevoli per una regione in cui sussistono enormi differenze a livello geopolitico ed economico”.
Máire Geoghegan-Quinn, commissaria europea per la ricerca, l’innovazione e la scienza, ha dichiarato:“Questi poli, che costituiscono un ottimo esempio di cooperazione transnazionale nel settore scientifico e politico e un punto di riferimento nell’UE e al di fuori di essa, possono migliorare i risultati scientifici ed economici della regione”.
I poli concernenti le risorse idriche, il territorio e il suolo, le bioenergie e l’aria valuteranno queste risorse fondamentali in relazione alle esigenze individuate in materia di tutela dell’ambiente, irrigazione e sviluppo agricolo ed energia. Il polo relativo ai dati ha lo scopo di facilitare lo scambio e l’armonizzazione di dati chiari e comparabili in settori come la biodiversità, la morfologia del fiume, i rischi d’inondazione e di siccità, i suoli, le risorse e il potenziale delle colture e dell’energia. Esso offrirà inoltre un comune punto di accesso ai dati per l’intera regione, la cui prima versione operativa dovrebbe essere disponibile entro il mese di dicembre dell’anno in corso. Il polo sulla specializzazione intelligente valuterà come concentrare le risorse sulle principali priorità scientifiche in base al potenziale economico della regione del Danubio anziché suddividere iniziative e investimenti in modo troppo limitato.
I poli riuniranno la comunità scientifica dei 14 Stati del Danubio, coinvolgendo la maggior parte delle accademie delle Scienze della regione, la Conferenza dei rettori del Danubio (alla quale partecipano 54 università) e numerosi altri organismi di ricerca. I partecipanti collaboreranno al polo o ai poli di loro scelta, in funzione delle rispettive priorità e competenze. La partecipazione resta aperta ad altre parti interessate. I poli favoriranno la cooperazione non soltanto tra gli scienziati, ma anche tra gli scienziati e i responsabili politici, e incoraggeranno a tener maggiormente conto dei risultati scientifici nell’elaborazione delle politiche. Per la comunità scientifica sono previste riunioni a scadenze regolari, mentre i responsabili politici verranno aggiornati su base annua.
Contesto
Tra le personalità politiche che hanno partecipato all’odierna manifestazione di Bratislava figuravano anche: il Ministro per la strategia economica dell’Ungheria, Zoltán Cséfalvay; il ministro federale per la scienza e la ricerca dell’Austria, Karlheinz Töchterle; il Ministro delegato per l’istruzione superiore, la ricerca scientifica e lo sviluppo tecnologico della Romania, Mihnea Costoiu, e il membro del Parlamento europeo, Edit Herczog.
La strategia dell’Unione europea per la regione del Danubio è stata avviata nel 2011 (IP/11/472), due anni dopo che i governi dell’UE ne avevano fatto richiesta. Questa iniziativa verte su quattro priorità: collegare la regione del Danubio, proteggere l’ambiente, creare prosperità e rafforzare la regione. La Commissione europea ha recentemente pubblicato una relazione sullo stato d’avanzamento della strategia per la regione del Danubio (IP/13/307) in cui chiede che, dopo un buon inizio, si proceda con maggiore celerità. Per restare competitiva, la regione ha bisogno di investimenti intelligenti e strategici, che permettano di sfruttare i punti di forza locali e di utilizzare più efficacemente e combinandoli meglio i fondi pubblici, europei, nazionali e regionali. Detta regione deve prevedere priorità strategiche per quanto concerne le spese ed eliminare gli ostacoli all’innovazione al fine di sfruttare pienamente il potenziale regionale e creare posti di lavoro di elevata qualità.
Il Centro comune di ricerca (JRC), il servizio scientifico interno della Commissione europea, ha lanciato nel novembre 2011 un’iniziativa denominata “Sostegno scientifico alla strategia per il Danubio”. Questa iniziativa verte su quattro priorità: protezione dell’ambiente, irrigazione e sviluppo agricolo, navigabilità e produzione di energia.
I 14 Stati della regione danubiana sono: Germania, Austria, Ungheria, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia, Bulgaria, Romania, Croazia, Serbia, Bosnia e Erzegovina, Montenegro, Ucraina e Moldova. Nella regione vivono oltre 100 milioni di persone.
Link
Seconda conferenza di alto livello della iniziativa “Sostegno scientifico alla strategia per il Danubio” (Bratislava, 16 maggio 2013) e ulteriori informazioni sui poli faro:
Materiali per le riunioni scientifiche: partecipanti, verbali, presentazioni e relazioni (marzo 2013):
Prima conferenza di alto livello della iniziativa “Sostegno scientifico alla strategia per il Danubio” (Bruxelles, 24 aprile 2012):
Strategia dell’UE per la regione del Danubio:
Berta Duane

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