Presi come siamo da noi stessi e dal culto della nostra intelligenza, cerchiamo continuamente nuove tecnologie per la soluzione dei nostri problemi e per la soddisfazione delle nostre necessità. Laboratori pubblici e privati investono capitali ingenti nella ricerca, si impegnano per anni su un progetto specifico, utilizzano test e cavie per verificare i risultati. Ci dimentichiamo però che spesso le soluzioni sono già belle e pronte davanti al nostro naso e noi non le vediamo. Cerchiamo di inventare quello che esiste già ed è inarrivabile nella sua perfezione: gli organismi biologici naturali. Nessun laboratorio creato dall’uomo si può permettere di perfezionare uno strumento per milioni di anni, sacrificando milioni di esseri viventi per selezionare la soluzione migliore, quella che si guadagna il diritto alla sopravvivenza della specie. Qualche anno fa alcuni scienziati si sono resi conto della disponibilità di questa immensa fonte di ispirazione e facendo riferimento al motto “La natura lo fa meglio”, hanno creato una nuova disciplina per la ricerca: la Biomimesi.
Biomimesi (bios, vita e mimesi, imitazione) e una disciplina progettuale che cerca soluzioni sostenibili emulando le strategie e modelli testati e confermati nel tempo che si trovano in natura, ad esempio una cellula solare ispirata da una foglia. L’idea principale è che la natura, creativa per necessità, ha già risolto molte delle problematiche che noi affrontiamo: energia, produzione di cibo, regolazione della temperatura, chimica non tossica, trasporto, imballaggio e tante altre cose.
La Biomimesi è un ottimo strumento per le aziende che stanno cercando e sviluppando nuove tecnologie sostenibili per il loro settore, anche per le piccole e medie imprese. L’istituto di Biomimesi offre servizi per le aziende aggiungendo al tavolo di progettazione un biologo facilitatore che porta le strategie della natura per risolvere le necessità e le problematiche in questione. L’istituto ha anche pubblicato un sito, un motore di ricerca www.asknature.org, un sito wiki dove è possibile “interrogare la natura”.
Guardare la natura come modello, misura e mentore
Emulare consapevolmente il genio della natura significa guardare e valutare il mondo in maniera diversa. Nella biomimesi noi guardiamo la natura come modello, mentore e misura.
Modello: la biomimesi e una scienza che studia i modelli presenti nella natura per poi emulare queste forme, processi, sistemi e strategie per risolvere i problemi umani in maniera sostenibile.
Mentore: la biomimesi e un nuovo modo di guardare e valutare la natura. Introduce un’era basata non su quello che possiamo estrarre dal mondo naturale ma quello che possiamo imparare da esso.
Misura: la biomimesi utilizza uno standard ecologico per giudicare la sosteniblità delle nostre innovazioni. Dopo 3,8 billioni di anni di evoluzione la natura ha imparato cosa funziona e cosa e duraturo.
Un esempio concreto
Alcuni scienziati pochi anni fa stavano cercando di progettare una superficie idrorepellente ed autopulente senza adoperare le sostanze chimiche tossiche attualmente in uso. “Interrogando la natura” si è visto che il ragno non si bagna e non è mai sporco, eppure non si può leccare la peluria come un gatto! Studiando i peli del ragno si è osservato che la loro lunghezza è estremamente variabile. In questo modo i peli sono in grado di accogliere piegandosi gocce d’acqua di ogni misura senza causarne la rottura e quindi bagnare la pelle del ragno. Invece così le gocce possono scivolare via, portandosi dietro eventuali particelle di sporco. Da queste osservazioni è stato possibile realizzare una superficie “pelosa” sintetica che è in fase di industrializzazione. Le applicazioni sono quasi infinite e vanno dall’applicazione di pellicole autopulenti sui pannelli solari e sui vetri delle finestre, agli abiti, ai rivestimenti per gli interni delle auto. Non c’è quasi limite alla varietà degli utilizzi.
Il biologo al tavolo di progettazione, la possibilità di avere spunti e anche di sviluppare una propria idea, magari nel contesto di un progetto di ricerca finanziato, mettono anche la piccola e media impresa in grado di essere competitiva nell’ambito dell’innovazione green.
Giordano Mancini
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